SERIE D – Le parole del giovane portiere della Civitanovese in merito alla sua esperienza nel nuovo campionato
Classe 2005, Gabriele Petrucci è il nuovo portiere della Civitanovese, arrivato in questa stagione dall’Urbino. Lo abbiamo intervistato per conoscere le sue impressioni in merito alla sua prima esperienza in Serie D: “La Civitanovese è una bella squadra e una bella piazza, con tantissimi tifosi. I miei compagni di squadra sono davvero speciali, mi hanno fatto integrare fin da subito nel gruppo. Posso dire che mi sto trovando davvero a mio agio qui”.
Nella partita di domenica scorsa contro il Chieti hai realizzato anche delle ottime parate, ma alla fine il risultato non è stato quello sperato: cosa pensi vi sia mancato?
“Ci è mancata un po’ la testa. Quando siamo tornati in campo nel secondo tempo, abbiamo un po’ abbassato la guardia. Ma il Chieti è una squadra solida e non potevamo permetterci di mollare neppure del 10%. Avremmo dovuto rimanere concentrati, soffrire, giocare con palla lunga e difenderci con tutte le forze. Purtroppo, è proprio questo che è venuto a mancare”.
La squadra sta attraversando un momento difficile: qual è l’aria che tira nello spogliatoio?
“Al di là del momento che stiamo attraversando, l’aria nella squadra è quella giusta. Resta il fatto che siamo un bel gruppo, siamo tutti bravi ragazzi, pronti a darci una mano reciprocamente, soprattutto da parte dei più grandi. Certo che quando mancano i risultati un po’ ti demoralizzi, ma stiamo lavorando per farli arrivare e per cambiare le cose”.
Essendo uno dei più giovani in squadra, quanto pesa la responsabilità di giocare in un ruolo così delicato in un campionato competitivo come la Serie D?
“È senza dubbio una grande responsabilità. Ma, in generale, il ruolo del portiere comporta sempre una certa dose di impegno, sia che si tratti di un under o di un over. Perché se sbaglia l’attaccante non succede nulla, mentre se sbaglia il portiere subisci goal. Inoltre, in precedenze non ho mai avuto l’opportunità di affrontare un campionato come questo, con partite che richiamano così tanti tifosi, come accade qui a Civitanova. Quindi, tutto ciò rappresenta per me anche una grande emozione che mi spinge a dare il massimo“.
Come si lavora sulla fiducia e sull’autostima, soprattutto per un portiere, quando i risultati non sono quelli sperati?
“Nulla in particolare. Durante la settimana, si cerca di fare sempre meglio negli allenamenti”.
A livello personale, qual è la difficoltà più grande che stai riscontrando?
“Probabilmente, la maggiore difficoltà derivano dai cross e dai palloni messi in mezzo. In Serie D, rispetto all’Eccellenza, ci sono molti giocatori capaci di piazzare la palla esattamente dove vogliono, con i contagiri giusti. Da portiere, è proprio questa la sfida principale che mi trovo ad affrontare durante le partite”.
Come state preparando la prossima partita contro il Termoli?
“Di solito non ci concentriamo mai su un aspetto specifico. Lavoriamo tutti su tutto. Ci stiamo allenando bene e a mio avviso stiamo preparando la partita nel modo giusto. Domenica andremo a Termoli con la cattiveria giusta”.
I tifosi stanno facendo sentire il loro appoggio alla squadra anche adesso?
“Si, lo fanno e per questo dovremmo dirgli solamente grazie. Ci seguono anche nelle trasferte, anche quelle più lontane. Sono venuti a Roma, ad Avezzano, e per questo motivo, meritano davvero un ringraziamento”.
È la tua prima esperienza in Serie D. Te lo aspettavi così questo campionato?
“Magari mi aspettavo un qualcosa in meno. Lo scorso anno, tutti mi dicevano che tra l’Eccellenza e la Serie D non c’era chissà quanta differenza. Invece, ruolo portiere, ho riscontrato che la differenza c’è e si è fatta anche sentire”.
Author: Angelica Mancini
.