BASKET A1 – L’ex dirigente Santi Puglisi commenta l’ultimo prestigioso successo della Carpegna Prosciutto al fotofinish contro Venezia
Una prestazione maiuscola, cuore e carattere da vendere. La Carpegna Prosciutto è in testa alla classifica di Serie A con due vittorie su altrettante uscite e sabato ha battuto la corazzata Venezia sul filo di lana (90-89). Decisivo il canestro dalla media a 9 decimi dalla fine di Abdur-Rahkman, ma in cinque sono andati in doppia cifra. E’ l’ennesima vittoria di squadra. Il gioco è spumeggiante, si corre, si segna, si lotta e i tifosi sono pazzi di gioia. Sabato la Reyer aveva coronato la rincorsa andando a comandare a 1’ dalla fine, ma Pesaro ha raccolto le energie residue e ha controsorpassato, senza arrendersi mai. L’ha vinta due volte, da grande squadra. Per gli orogranata è stata la prima sconfitta in assoluto tra pre-stagione e campionato.
«Un match emozionante, sono contento per il pubblico e per il gruppo, che meritava di vincere anche se alla fine stava per buttarla via, ma questa è la pallacanestro», commenta l’ex dirigente Santi Puglisi, presente sabato al Palas.
Chi le è piaciuto in particolare?
«Il modo di giocare. L’unico che mi ha lasciato un po’ perplesso e sul quale continuo ad avere ottimi presentimenti è Visconti. Non è riuscito a esprimersi ma ha talento e si è aggiunto alle certezze di Moretti, Tambone e Mazzola, la squadra ha ottimi italiani. Al mio amico Delfino – che era con me a Bologna – ho detto: “Ero venuto per veder giocare te e tu non giochi”, mi ha spiegato che si è fatto male a un piede con la Nazionale e deve stare a riposo».
E’ venuto anche per Jasmin Repesa.
«Non ci ho parlato, gli ho mandato un messaggio dove scrivo: “Quando si vince e lo si fa di un punto è merito dell’allenatore, quando si perde di uno è colpa dei giocatori”.
La 3-2 di Venezia aveva ingabbiato Pesaro.
«Sì, ha ingarbugliato la fluidità di gioco della Carpegna Prosciutto, Moretti si è incaponito nell’uno contro cinque, l’arbitraggio non è stato neutrale secondo me ma è arrivato un successo che attirerà ancora più pubblico di quello di sabato, che ha partecipato senza risparmio di voce».
La Vuelle è prima in classifica come ai tempi d’oro.
«Bello. Le prossime due a Tortona e con Napoli possono schiarire ancora di più le idee. Ho fiducia, la squadra sta crescendo, è ben allenata ma vincere in casa del team di Ramondino non sarà facile».
Con lei al Palas c’era “il Vate” Valerio Bianchini, come ha commentato la partita?
«Siamo venuti assieme. Venerdì ha ricevuto un premio a Fabriano, poi è venuto a Pesaro e questa mattina rientra a Roma. La gara gli è piaciuta, ha detto “Questo è il basket, perchè nel finale tutti erano un po’ rassegnati a una sconfitta di misura e invece c’è stato un canestro allo scadere provvidenziale. Venezia mi ha un po’ deluso perché gioca in modo troppo arzigogolato e prevedibile, nonostante un organico da primi quattro posti».
