Grande festa alla Vitrifrigo Arena
Ottomila anime in festa per accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato con grandi consensi alla Vitrifrigo Arena a metà mattina dopo il blitz a Vallefoglia, per inaugurare il nuovo teatro Santi, in casa del primo dei 50 Comuni protagonisti nel 2024. La cerimonia ufficiale di Pesaro Capitale Italiana della Cultura è un successo, il Capo dello Stato “riempie i palasport come una rockstar” aveva detto il sindaco Matteo Ricci, e così è stato.
Una cerimonia partecipata, con duemila studenti di oltre 40 scuole della provincia, autorità civili e religiose e tantissimi curiosi. E un cartoncino bianco a testa da sollevare per fare colore, con giochi di luci. Alle spalle del presentatore Paolo Bonolis, un’orchestra di sole donne. Alle 11,30 il via, dopo tante prove, anche delle 23 bande musicali della provincia. Si è cominciato con l’inno nazionale, quello europeo e una pagina di Rossini, eseguiti dall’Orchestra Olimpia, ecco i saluti istituzionali del sindaco di Pesaro Matteo Ricci – un vero capopopolo – e del suo vice Daniele Vimini, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il conduttore ha tessuto le lodi di Pesaro, della sua squadra di basket, delle piste ciclabili e tanto altro.
“Per noi è un giorno storico – le parole del sindaco di Pesaro Matteo Ricci -. Siamo venuti qui per lei, Presidente, simbolo di una unità nazionale. La Capitale della Cultura nasce dieci anni fa, volevamo riequilibrare il nostro modello produttivo puntando sulla bellezza, la cultura e il turismo. Il simbolo è la foglia del Ginkgo biloba come rinascita. Rafah e Charkiv sono le due città con cui siamo gemellati. Dobbiamo volare alto e avere l’ambizione di dare una speranza alla nostra terra. L’Italia è fatta di piccoli centri e va ricucita”.
“Le Marche sono terra di cultura e sono fiera dell’attestazione di Pesaro. Buon inizio!”, ha detto il Governatore Acquaroli, mentre il vice sindaco Daniele Vimini ha posto l’accento sui tanti volontari e sul percorso per arrivare a oggi, ricordando la candidatura a Pesaro capitale Europea della Cultura 2033. Il ministro Sangiuliano ha ricordato di essere stato a Pesaro quattro anni fa, con Matteo Ricci che gli propose, durante una passeggiata notturna, la candidatura a Capitale Italiana della Cultura. “Ero un giornalista, ai tempi. Ho sempre portato ad esempio le Marche come regione operosa. Pesaro diventa una connessione per tutti i territori della provincia attraverso il collante della cultura”, ha dichiarato il ministro.
“Fate un uso giusto della tecnologia e che la conoscenza sia una strada e non una scorciatoia”, una delle “pillole” di Bonolis, che si è rivolto ai ragazzi. L’attrice Lucia Ferrati ha letto il messaggio della senatrice Liliana Segre. Ci sono stati poi un reading poetico di Mariangela Gualtieri, l’intervento del direttore artistico di Pesaro 2024 Agostino Riitano (“Tanti cittadini credono nella cultura come strumento di pace imprescindibile per costruire un domani migliore”) e una performance con la partecipazione del pubblico. Infine, il presidente Sergio Mattarella, che ha concluso con un discorso sentito e applauditissimo. “Arriva il testimone da Bergamo e Brescia. E’ una catena della cultura. L’appello è a capitalizzare il valore della liberà della cultura. La cultura è un lievito che può rigenerare la pace e i valori umani che le guerre tendono a cancellare. Pesaro propone natura e cultura, arte e tecnologia. Ci vogliono intelligenza e coraggio per battere strade nuove. Sarà, la prossima, una stagione rossiniana del tutto particolare”. Sono oltre mille gli eventi in programma nell’anno da Capitale Italiana della Cultura, la natura della cultura. Il Rof è uno dei punti forti, l’obiettivo è unire costa ed entroterra. Pesaro è anche la cultura della pace.