“Più famosi che conosciuti”: tre giorni, trenta relatori per approfondire i grandi temi di storia, società, arte e architettura, in rapporto all’Ordine
È a Pesaro, Capitale italiana della Cultura, nell’auditorium di Palazzo Montani Antaldi, che “Il Mondo dei Cappuccini” si è dato appuntamento da giovedì 19 a sabato 21 settembre 2024.
Tre giorni, trenta relatori per approfondire i grandi temi di storia, società, arte e architettura, in rapporto all’Ordine dei Cappuccini. “Più famosi che conosciuti”, come recita il titolo scelto dalla professoressa Letizia Pellegrini dell’Università di Macerata per la relazione inaugurale del convegno.
Ed è proprio per far sì che conoscenza e notorietà vadano di pari passo che i Cappuccini hanno intrapreso un percorso di approfondimento e di narrazione della loro storia e spiritualità. Un racconto lungo 500 anni che s’inserisce nel secondo anno del percorso quinquennale “Marche, culla dei cappuccini” che accompagnerà l’Ordine al 2028, anno delle celebrazioni del cinquecentesimo anniversario della sua fondazione. Nato con la Bolla papale Religionis zelusdel 3 luglio 1528, partendo da Camerino l’Ordine dei Cappuccini si è esteso così capillarmente nel mondo che oggi, forte di circa 10mila religiosi, è presente in ben 114 nazioni ed è uno degli Ordini più importanti nel mondo.
Il convegno porterà in cattedra a Pesaro studiosi di Università tra le più antiche e illustre d’Italia. Professori dell’Alma Mater di Bologna, di Macerata, de La Sapienza, di Perugia, di Camerino, di Modena e Reggio Emilia, di Messina, Urbino, Politecnica delle Marche, Roma 3 e Teramo.
Tre le aree tematiche del convegno: la prima sulla storia dei Cappuccini, dalle origini al Concilio di Trento; la seconda analizza la storia cappuccina nel contesto della controriforma e nel secolo d’oro dei Cappuccini; la terza, si sofferma su arte, letteratura e santità cappuccina, con un focus particolare sulle Marche dei Cappuccini.
Trenta esperti che con i loro studi aiuteranno l’uditorio a ricomporre la storia dalle origini, i primi insediamenti, i trasferimenti, l’evoluzione attraverso l’iconografia, le predicazioni, le biblioteche, l’editoria, l’operosità con le fabbriche, gli orti, l’artigianato, la cultura gastronomica, la vita quotidiana, intima e pubblica di uno degli Ordini più amati al mondo.
Le conclusioni sono affidate a Roberto Lambertini professore di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata. Dal 19 al 21 settembre, Auditorium Palazzo Montani Antaldi Pesaro dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 salvo sabato fino alle 12.30. Entrata libera.