Protagonista della vicenda un uomo, M.R., residente nel Maceratese e fermato ad Ascoli dove in pochi giorni ha combinato di tutto
La Polizia di Stato ha arrestato tre volte in pochi giorni un cittadino cinquantaquattrenne residente nel Maceratese, per reati commessi nei confronti dei familiari, resistenza alle forze dell’Ordine e violazione della misura cautelare personale de “il divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno”.
I fatti si sono verificati ad Ascoli Piceno, a partire dalla tarda sera dell’11 luglio scorso, quando M.R., 54 anni., gravato da alcuni pregiudizi penali, ha ricominciato a perseguitare mamma e sorella, entrambe residenti in città, introducendosi arbitrariamente, più volte, all’interno dell’abitazione della mamma, nonostante la stessa e l’altra familiare avessero più volte cercato di allontanarlo. Giunti sul posto, gli agenti hanno identificato l’uomo in evidente stato di alterazione alcolica, mentre insultava e minacciava mamma e sorella a gran voce, non curandosi della presenza del personale in divisa.
Per l’uomo, che aveva fatto accesso nell’abitazione scavalcando un muro e penetrando dalla finestra, ecco la denuncia. Un’altra, dopo che nel giugno 2023 era terminata la “squalifica” emessa dal questore di Ascoli nel dicembre scorso: su di lui pendeva “il via obbligatorio dalla città con divieto di ritorno”. Il 54enne ha così passato qualche ora in carcere ma, una volta uscito, tra il 14 e il 15 luglio ha pensato bene di non allontanarsi dal comune ma di fermarsi in un bar ubriacandosi e molestando le persone presenti nell’esercizio. Secondo arresto consecutivo, stavolta per minacce a pubblico ufficiale.
Nella medesima circostanza, l’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del locale palazzo di Giustizia, valutata la richiesta di aggravamento avanzata dal P.M. nei confronti dell’indagato, a carico del quale erano stati raccolti indizi e rilievi probatori riconducibili ai reati di maltrattamenti, percosse, violenza privata e violazione di domicilio commessi nei confronti dei famigliari, sostituiva la misura del “divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno”, con quella della custodia cautelare in carcere, a cui veniva data pronta esecuzione dal personale della locale Squadra Mobile, che associava il soggetto alla locale Casa Circondariale.
La misura veniva aggravata in considerazione dell’insieme degli elementi raccolti a carico del soggetto, il quale, in poco meno di 24 ore, oltre ad aver violato della misura del divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno, aveva attuato altre condotte per le quali era stato tratto in arresto.
Nei confronti dello stesso, il Sig. Questore di Ascoli Piceno ha emesso la misura di prevenzione del foglio di va obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Ascoli Piceno, per la durata di anni tre.