Perché Corinaldo è conosciuto come il “paese dei matti”?

Simpatici personaggi vi hanno abitato

Corinaldo è scherzosamente chiamato il “paese dei matti”. Situato nell’entroterra anconetano il borgo è chiamato così per gli abitanti che non sono “matti” ma che si sono sono conquistati l’appellativo per la loro furbizia, astuzia e l’ingegno che usano per affrontare la vita. Nel passato, infatti, il paese era abitanti da simpatici personaggi come conosciuti non per la loro follia ma per il loro spirito scherzoso.

Le storie di questi simpatici personaggi sono state scritte in numerosi libri. Tra questi troviamo il Signor Atavico, amante della caccia, e che era solito svegliarsi all’una di notte per girare le vie del centro e informare i cacciatori sulle future previsioni metereologiche. Ma anche Paolo Colombaroni che scappò per arruolarsi con Garibaldi e una volta tornato a casa continuò a comportarsi da soldato girando per le vie del centro. Ogni anno ad aprile si svolge la Festa dei Folli e partecipando si può ricevere il tuo passaporto del matto.

Il borgo fa parte anche della denominazione “Borghi più belli d’Italia”, per essere tra i paesi che conserva ancora le cinta muraria, per il centro storico di epoca barocca e gli edifici religiosi. La visita al centro storico non può prescindere infatti quella legata ai luoghi che ripercorrono la vita di Santa Maria Goretti, una delle più venerate del Novecento.

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