SERIE D – L’attaccante della Recanatese svela retroscena e difficoltà di ripetersi dagli undici metri nella stessa partita: “Grazie ai video ora i portieri ci studiano, io anche a loro ma in quel momento ho pensato solo a metterla dentro”
di Michele Raffa
Il primo è un suo marchio di fabbrica: guarda il portiere fino all’ultimo, lui si tuffa a destra e il tiro va centrale. Gol. Nel secondo rigore c’è un lavoro psicologico, non solo perché è il 91′ e un ipotetico centro varrebbe tre punti: lui sa già dove calciarla, chi gli sta di fronte gioca con le probabilità. Palla da una parte e portiere dall’altra (la stessa del precedente). E’ 3-2, abbraccio con i compagni e vittoria memorabile.

No, non è il trailer di un film in cui l’eroe alla fine ne esce sempre vincitore. Sono stati i momenti chiave della partita di Manuel Pera che ha trascinato con una doppietta di rigore la Recanatese al successo in casa del Real Giulianova. Nel mezzo la rete di Morales che ha riaperto il tutto. “Tirare due rigori nella stessa partita è sempre difficile, ma amo assumermi questo tipo di responsabilità. Al giorno d’oggi con i tanti video i portieri ti studiano, ma anche noi studiamo loro. Prima invece ero sicuro che calciando centralmente non l’avrebbero mai presa, convinti che battezzassi qualche angolo. Un’ulteriore difficoltà era il momento della partita. In pieno recupero o segni e regali tre punti alla squadra, oppure sbagli e torni a casa con un punto e tanto rammarico. Conoscendomi, se l’avessi sbagliato, avrei trascorso una settimana bruttissima”.
Rimontare un 2-1 fuori casa in pochissimi minuti allo scadere, dopo aver giocato in dieci per oltre un’ora non è impresa da poco. “Volevamo vincere a tutti i costi. La sconfitta col Notaresco è stato un brutto colpo. Avevamo giocato bene, ma a fine gara siamo rimasti a mani vuote. In quel caso la componente fortuna ci aveva completamente abbandonati. Nonostante una ‘Ficolata’ delle tante – dice scherzosamente Pera – siamo riusciti a farci forza e reagire. Dani è un giocatore molto bravo, a volte perde troppo facilmente la testa e incappa in errori simili . E’ un ragazzo in gamba, giovane e giocando come sta facendo crescerà moltissimo”.
L’espulsione di Ficola con ogni probabilità costringerà mister Giampaolo a schierare il figliol prodigo Rutjens dal primo minuto. “La squadra fortunatamente è profonda e sarà all’altezza come lo è stato l’anno scorso”. Incomprensibile in quel frangente, esilarante poi con tre punti in tasca. Il gol mancato da Goretta non è passato inosservato: “Ci ha fatto molto divertire. Non sappiamo ancora cosa volesse fare, scartare tutti sicuro. E’ un attaccante e soprattutto compagno di reparto super, si conservato il gol per una prossima occasione”.
Occasione che è sinonimo con Avezzano. I marsicani infatti, dopo una settimana travagliata dal fuggi fuggi generale in società e aver condannato alla prima sconfitta stagionale il Tolentino, saranno il prossimo avversario di Pera e compagni al Tubaldi. “Non capirò mai determinate dinamiche, anche perché non le ho mai vissute direttamente sulla mia pelle. Affrontare l’Avezzano non è mai facile, ancor più in questa situazione quando l’approccio diventa determinante. Torneremo in casa e i nostri tifosi meritano di vedere una Recanatese all’altezza e vittoriosa”.
