SERIE C – Il difensore reggiano classe ’97 ha convinto al Recchioni. E’ nella Top 10 dei più presenti del girone B: “Un gruppo eccezionale”
Era sbarcato a Fermo assieme agli altri due ex vissini Eleuteri e De Nuzzo qualche ora dopo Ferragosto, quando a Fermo c’era solo Tulissi. “Non ci ho pensato troppo, ho accettato per riscattarmi. E perchè ricordavo il calore dello stadio”. Quello stadio, un anno dopo, Stefano Pellizzari lo ha fatto suo. Il difensore reggiano classe ’97 ha stra-convinto con la Fermana, stagliuzzando i difetti, mostrando i suoi pregi.

Lo chiamavano duracell: è nella Top10 dei calciatori più presenti nel girone B (3.090′), 36 presenze su 38, più di quelle raccolte negli ultimi due anni (a Pesaro e Legnago). Questione di fiducia e feeling, con se stesso, con l’allenatore (“Ringrazio Protti che mi ha fatto sempre giocare”), con i compagni di reparto. Combo perfetta con Parodi, ma anche con il giovane Spedalieri. “Con Giulio Parodi ci conoscevamo già dai tempi del settore giovanile alla Juventus, in campo c’è stata alchimia, non avevamo bisogno di parlarci – racconta “Pelli” -. E’ un calciatore forte, se non avesse avuto tutti quegli infortuni avrebbe fatto tante cose belle. Pure con “Speda” mi sono trovato bene, è un giovane di prospettiva. Ho avuto la fortuna di trovare un gruppo eccezionale, dei ragazzi d’oro. Il nostro motore era alimentato da quelli che non giocavano mai, professionisti esemplari. Sono contento davvero per questo percorso“.
E chissà adesso come finirà. Il contratto scade infatti al 30 giugno. “Se arrivasse un’altra chiamata dalla Fermana è certo che mi farebbe piacere, sono stato bene a 360 gradi anche fuori dal campo”. Il rischio di perderlo, visto il rendimento, c’è. Un solo neo, volendo. Quando quella volta con la sua Reggiana non partì titolare, lui che è un ex e un tifoso. Quando subentrò, poi, arrivò un doppio giallo immediato. “Fu colpa mia, mi feci prendere dalla foga e dall’emozione. Ma si cresce anche così. Certo che ci tenevo, ma quando il mister diede la formazione ero sereno: venivo da 16 partite di fila, c’era stata l’infrasettimanale a Siena. La scelta era condivisibile”.
“Pelli” ha poi sfidato la Reggiana nel ritorno, al Mapei Stadium, a casa sua, quel giovedì prima di Pasqua quando la Fermana era già salva e gli uomini di Diana stavano soffrendo le pene dell’inferno per aver perso il primo posto solo tre giorni prima. “Eravamo volenterosi di poter fare i playoff, quella sera abbiamo fatto un’ottima partita perchè realizzare due gol in casa della Reggiana non è da tutti (finì 4-2 con la gara in bilico fino al termine, ndr)”. Con quel successo Cigarini & co controsorpassarono l’Entella fermata a Lucca, passo fondamentale per la Serie B.
