E’ necessario cambiare l’ordine di priorità degli interventi
L’idea di una “Pedemontana dei Sibillini”, nell’ambito di una più ampia “Pedemontana delle Marche”, nacque negli anni ’80 dello scorso secolo: già all’epoca si sentiva forte l’esigenza di un collegamento veloce intervallivo ai piedi dei Sibillini, dalla vallata del Chienti a quella del Tronto. Si trattava di un progetto ambizioso, rimasto tuttavia per decenni nel cassetto.
Oggi, grazie agli importanti investimenti destinati dalla legge di bilancio 2023, dal MEF, dal MIT e dal Piano nazionale complementare sisma, una “nuova Pedemontana dei Sibillini” torna di assoluta attualità, con diversi interventi finanziati nelle tratte Caldarola / Sarnano, Sarnano / Amandola e Amandola / Mozzano e che vede l’ANAS S.p.A. quale soggetto attuatore. Tale intervento è rappresentativo di un’opera strategica e fondamentale per il rilancio e lo sviluppo del territorio, gravemente colpito dalla crisi sismica del 2016.
In particolare, per quanto riguarda la tratta Caldarola / Sarnano, l’opera consentirà un agevole, rapido e sicuro collegamento dell’area pedemontana con la Superstrada 77 Valdichienti Civitanova / Foligno, con prevedibili importanti benefici in termini economici (basti pensare allo spostamento di merci, alla migliore facilità di raggiungimento dei servizi ed ai più agevoli flussi turistici).
Tuttavia, allo stato, le pur ingenti risorse non risulterebbero sufficienti a garantire la realizzazione dell’intera tratta da Caldarola a Sarnano. In particolare, al completamento delle tre fasi ad oggi previste con le risorse disponibili, verrebbe realizzato il collegamento da Caldarola (nei pressi dello svincolo della Superstrada 77 Valdichienti) fino al bivio per Cessapalombo-Morico lungo la SP 502, oltre ad un altro tratto che inizia lungo la SP 78 nei pressi delle frazioni Gabella Nuova di Sarnano e Ferrantini di San Ginesio per terminare, dopo un consistente tratto in variante, reimmettendosi lungo la SP 78 all’altezza delle frazioni Campanotico e Pianello di Sarnano. Quindi, secondo la attuale progettualità, tutto il tratto che va dal bivio per Cessapalombo-Morico fino alle frazioni Gabella Nuova di Sarnano e Ferrantini di San Ginesio non sarà interessato da alcun intervento di adeguamento e miglioramento della strada oggi esistente (per tale tratta, nel progetto di fattibilità, si fa solo riferimento ad “ipotesi di futuri interventi”, purtroppo al momento non assistiti da finanziamenti). Tale situazione rischierebbe pertanto di mortificare l’aspettativa di ottenere immediati benefici in termini di collegamenti sicuri e rapidi tra la SS 77 Valdichienti e l’area pedemontana.
Proprio alla luce della strategicità dell’opera in questione e dell’impossibilità, allo stato, del suo integrale completamento, appare quanto mai necessario che le opere che sarà possibile realizzare con i fondi a disposizione siano quanto più possibile funzionali alla finalità di rilancio economico del territorio che l’opera stessa si prefigge.
Pertanto, fermo restando l’auspicio che tutta l’opera possa trovare piena attuazione, sarebbe opportuno rimodulare la priorità degli interventi da realizzare con le risorse a disposizione in maniera tale che quanto concretamente attuato possa fin da subito portare immediati benefici al territorio.
A tal fine, ad iniziativa della Giunta Comunale di Sarnano è stata predisposta una mozione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale con la quale si chiede una diversa destinazione delle risorse disponibili per la realizzazione della tratta Caldarola / Sarnano: appare infatti più funzionale allo scopo che l’opera si prefigge soprassedere al momento dall’intervento previsto tra le frazioni Gabella Nuova di Sarnano e Ferrantini di San Ginesio e la frazione Campanotico di Sarnano, utilizzando le medesime risorse per proseguire l’intervento, senza soluzione di continuità, lungo la SP 502 dal bivio per CessapalomboMorico fino alla frazione Pian di Pieca di San Ginesio (innesto con la SP 78), e da qui, ove le risorse lo consentano, proseguire senza ulteriore soluzione di continuità fino alla frazione Gabella Nuova di Sarnano.
Tale rimodulazione delle priorità degli interventi, richiesta dalla Giunta Comunale con la citata mozione, consentirebbe, con le risorse attualmente disponibili, di vedere realizzata l’opera da Caldarola fino alla frazione Pian di Pieca di San Ginesio (per proseguire da qui fino alla frazione
Gabella Nuova di Sarnano sulla base dei fondi a disposizione), attuando così un collegamento pedemontano rapido tra tre vallate (Chienti, Fiastrone, Fiastra), in grado di generare fin da subito i primi effetti positivi di rilancio del territorio.
