Abbiamo fatto un “giro” nel locale aperto da 38 anni a Potenza Picena
di Marco Berré
A Potenza Picena, c’è uno dei pub storici del nostro territorio, stiamo parlando del Popeye Pub, un must per chi ama le birrerie e per chi vuole gustare ottimi piatti. A gestire il locale è Raffaele Emiliani, che con tanta passione, porta avanti un’attività fondata dai suoi genitori negli anni Ottanta.
Abbiamo pensato di fargli qualche domanda.
Da quanti anni esiste quest’attività?
“Quest’esercizio è aperto dal 5 maggio 1984”.
Qual’è il punto forte del Popeye Pub e cosa offrite al cliente?
“Ci siamo specializzati sul prodotto a chilometro zero, la nostra carne è artigianale, locale e proviene da allevamenti non intensivi, il pane lo produce un panificio del posto, fatto con farine locali, così come le focacce dove vengono usati grani antichi, anche la frutta e la verdura la reperiamo da un fruttivendolo autoctono; quindi possiamo dire che chi viene qui, può assaggiare i prodotti e i sapori della nostra zona, contando sempre sulla genuinità e qualità”.
Che cosa ti ha spinto a rilevare questo pub?
“Qui ci sono nato, non conosco una vita diversa, i miei genitori hanno aperto quest’attività quando io ero molto piccolo, poi con il passare degli anni, man mano che si avvicinava la loro età del pensionamento, sono subentrato per evitare che il locale fosse venduto, non mi sarei capacitato a l’idea che questo posto non esistesse più così come l’ho conosciuto. Abbiamo fatto degli investimenti, rinnovando il look senza perdere lo stile che ci ha contraddistinto, aggiornando il metodo di lavoro con attrezzatura all’avanguardia di ultima generazione”.
Ora che il caro bollette è lo spauracchio di ogni esercente, hai pensato a qualche strategia particolare per far fronte a questa problematica?
“Purtroppo nel nostro settore possiamo fare ben poco, poiché l’attrezzatura deve rimanere sempre accesa; per fortuna quando sono subentrato, abbiamo acquistato elettrodomestici a risparmio energetico, questo ci aiuterà, ma bisognerà stringere i denti e tenere duro, limitando i consumi per quanto possibile, cercando di offrire il massimo senza aumentare i prezzi, per non far ricadere il problema al cliente. Sono sempre stato della politica di offrire quanto meglio possibile, al giusto prezzo, per poter essere scelto in maniera costante, in quanto noi non siamo in un luogo di passaggio, ma le persone devono partire per venire al Popeye, quindi è importantissimo essere scelti con costanza”.
Raccontaci un momento bello e uno brutto che ti è rimasto impresso, da quando hai aperto quest’attività.
“Sicuramente non è stato un bel periodo quello del covid, vedere un locale completamente vuoto è stato brutto e desolante, questo senza dubbio è stato il momento peggiore; quello migliore è stato quando abbiamo riaperto dopo aver rinnovato, c’era tanta euforia e il pub era sempre pieno di persone, questo ci ha motivato e dato carica”.
Entrando al Popeye Pub ho subito avuto l’impressione di essere in un posto dove l’aggregazione è la parola d’ordine, un termine che con il Covid abbiamo un po’ dimenticato, ma che subito riaffiora in mente quando entri in questo locale, poiché si riescono a vivere grandi momenti di convivialità, sia se ci si siede ad un tavolo con un gruppo di persone, sia se si entra soli e ci si mette al bancone, accolti dal sempre ospitale Raffaele. Musica soffusa di sottofondo, colori caldi tipici da pub, ottimo cibo e logicamente la birra; tutti ingredienti unici, per poter passare delle ottime serate.