Seicento posti auto, nuovi ponti sul torrente e rotatoria all’incrocio della SS 16 con via Manara
“Viale Albula delle Palme”. E’ questo il nome del progetto del maxi parcheggio sul torrente che attraversa San Benedetto del Tronto. E’ stato redatto dall’arch. Innocenzo Prezzavento, che si avvale della collaborazione di un pool di tecnici di Castel di Lama. Secondo le intenzioni del professionista “il recupero urbanistico dell’area è finalizzato alla riduzione del rischio idrico del canale“. La proposta progettuale sarà oggetto di dibattito nella riunione di maggioranza che si terrà nel Municipio di viale De Gasperi giovedì 27 ottobre. Ma non sarà l’unico elaborato che visionerà la maggioranza. Ce n’è anche uno dell’arch. Ivana Bianconi e anche la proposta degli uffici comunali di un concorso di idee.
La premessa del progetto. “L’area dell’Albula, paradossalmente preservata proprio dalla ferita del canale artificiale dalla cupidigia edilizia, risulta oggi altamente strategica – spiega l’arch. Prezzavento – e preziosa per il centro città (parallela e a breve distanza pedonale dal corso principale ed adiacente all’ospedale) quindi un’occasione da non perdere, da non sprecare.
Non si ritiene percorribile un progetto di rinaturalizzazione dell’alveo che genererebbe un verde solo decorativo, di costosa realizzazione e manutenzione peraltro soggetto a danneggiamenti periodici di piena e che indubbiamente andrebbe a diminuire l’efficienza e la sicurezza idraulica del canale”.
Il progetto. “Un canale migliore e più sicuro finalmente completamente nascosto nel contesto urbano e 12.000 mq di potenziale superficie – ancora il professionista – utile recuperata in pieno centro, allo stesso livello e connettibile con le vie e gli spazi esistenti adiacenti con un “grande vassoio” in acciaio Corten appoggiato al centro del canale e con sbalzi laterali simmetrici, lasciando lungo gli argini fasce continue a cielo aperto per il controllo, la manutenzione e la salubrità. Un intervento di bonifica e rigenerazione urbana”.
La riqualificazione. “L’intervento si propone di valorizzare l’unica possibilità esistente per la città di San Benedetto del Tronto di un attraversamento anche visivo fra la spiaggia e le colline grazie al “grande vassoio” in acciaio sospeso, a contenere terra, alberi, cespugli, giardini e percorsi pedonali e ciclabili a ricucitura di quelli attuali, ma anche per ospitare fino 600 posti auto all’ombra, sostituire i vecchi ponti ammalorati e realizzare l’indispensabile rotatoria sulla statale in prossimità dell’ospedale.
Solo nella parte a valle il tratto dell’alveo dalla ferrovia fino al lungomare e alla
spiaggia verrebbe bonificato e rinaturalizzato. Il collegamento tra le aree a monte e valle della ferrovia potrebbe essere sia ciclabile, con sottopasso dietro l’argine, sia pedonale con sopraelevata panoramica”.
Una sentina in miniatura. “In coerenza con la recente realizzazione del “Pennello” si è pensato di creare per la foce dell’Albula una sentina artificiale/naturale: per il fondo sorgivo – continua l’arch. Prezzavento – sarà sufficiente un livellamento del ghiaione alluvionale, quasi affiorante. Un originale progetto di “restauro geologico” dell’antico estuario del torrente.
Con una piccola diga sommersa (guado naturale sulla spiaggia) in corrispondenza della battigia si verrà a creare fino alla ferrovia un grande specchio d’acqua con al centro una lunga isola sinuosa a pelo d’acqua con vegetazione spontanea adatta a resistere a trascinamenti di piena e ad ospitare animali acquatici. Anche gli argini laterali saranno completamente nascosti da verde pendulo per ottenere un ambiente fatto di solo acqua, terra e vegetazione.
Quanto agli aspetti idraulici, per il filtraggio ed un riciclo continuo (effetto sentina) provvederà la “grande pompa delle maree”. Un sistema idrovora‐pompe permetterà l’alimentazione scenografica della cascata in prossimità del ponte ferroviario ma anche il vuotamento del bacino per la manutenzione e pulizia”.
L’intervento verrà a costare alcuni milioni di euro. “Il restyling complessivo del canale dell’Albula è un progetto ambizioso che richiederà un importante impegno anche politico ed economico, poiché gli investimenti da porre in essere non potranno essere trascurabili. Dal punto di vista tecnico l’intervento potrà attuarsi anche per stralci e il cantiere non impatterà in maniera rilevante sul contesto, poiché si svilupperà in alveo e potrà giovarsi di tecniche di prefabbricazione fuori opera”.
Conclude l’arch. Prezzavento: “Gli attuali finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr costituiscono un’occasione irripetibile, da non tralasciare, per poter attuare un intervento che sicuramente lascerà un segno nella storia della città”.
