L’attaccante lascia e diventa ds. Nella sua intervista ripercorre l’addio dello scorso dicembre. “Miglior marcatore della storia, complimenti a Moriconi per la salvezza”
Alla soglie delle quaranta primavere che compirà il prossimo 23 settembre, Marco Pantone ha annunciato l’addio al calcio giocato affidandosi a un post sui social. La semifinale playoff di due settimane fa a Santa Maria Apparente, poi persa dal Real Porto che aveva solo la vittoria a disposizione per accedere alla finale in virtù del peggior posizionamento conseguito in regular season, è stata l’ultima partita su un rettangolo verde per il forte attaccante classe 1985, in una stagione che lo ha visto iniziare a Porto Recanati in Prima Categoria, per poi spostarsi a metà anno al Real Porto in Seconda Categoria Girone E, dove ha messo a referto sette goal. E proprio con lui abbiamo ripercorso l’ultimo ballo della sua lunghissima carriera: ” È stata una partita difficilissima. Sapevamo che in casa del Santa Maria Apparente sarebbe stata dura e così è stato. Il risultato finale va sempre accettato, soprattutto se si è dato il massimo. Per quanto riguarda me, le emozioni sono state un mix tra dispiacere e sensazioni di vuoto, guardando però avanti con entusiasmo”.
Una stagione comunque più che positiva per il collettivo di Massimiliano Fratini, grande amico del tecnico della Maceratese Matteo Possanzini a cui si ispira come ideale di gioco, che ha chiuso al quinto posto in classifica centrando gli spareggi post season dopo un anno di assenza. Inoltre i biancorossoazzurri hanno espresso un calcio propositivo e vivace a detta di molti addetti ai lavori:” La squadra negli anni, vedendola da vicino, ha avuto una crescita enorme. Non è facile vincere. Qualche pareggio di troppo ci ha rallentato un po’ la corsa alle posizioni migliori, ma raggiungere i playoff contro squadre attrezzate è stato già un bel traguardo”. Pantone prosegue ripercorrendo la sua carriera che lo hanno visto calcare anche i campi della Serie D con la maglie di Maceratese, Sestrese e Riccione, ma può vantare anche delle esperienze all’estero, nella Serie B slovacca con la maglia del Dolny Kubin e in Serie A indonesiana con la maglia del Pro Duta.
“La Maceratese è stata la squadra che mi ha lanciato tra i grandi e tutti gli anni passati lì non lì scorderò mai. Poi dico il Porto Recanati, dove siamo riusciti a vincere due campionati che rimarranno impressi nella storia. Per quanto riguarda l’esperienza in Indonesia, al Pro Duta posso raccontare poco, visto che è durata pochissimo, ma ho visto posti e conosciuto persone meravigliose. Mentre in Slovacchia ho vissuto un’esperienza fantastica. Ho fatto dieci goal in una categoria importante e mi sono tolto delle belle soddisfazioni. Differenze con l’Italia? Il calcio oramai si è evoluto in tutto il mondo e in nessun posto è facile giocare”. Tornando al Porto Recanati, dove aveva iniziato la stagione per poi lasciare di comune accordo con la società a dicembre, le sue parole sembrano un po’ una risposta a ciò che di recente ha dichiarato il dirigente Stefanelli (RILEGGI QUA): ” La scorsa estate la società mi ha chiesto una mano per allestire la squadra in vista della stagione e la mia risposta non si è fatta attendere. Per l’amore che provo verso il Porto Recanati ero disposto a dare il mio contributo. Credo che 104 goal fatti e il titolo di migliore marcatore della storia del Porto Recanati siano la risposta a ogni dubbio o critica. Sicuramente ho lasciato il Porto Recanati non a cuor leggero, ma a testa alta. Faccio i complimenti a mister Moriconi per la salvezza ottenuta”. Sui goal più significativi in carriera: ” Ho sicuramente superato i 200 goal, ma in tutta onestà non li ho mai contati con precisione. Un giorno lo farò. Il più significativo è stato sicuramente quello con la Maceratese all’esordio in Serie D. Goal importanti, poi dico quelli risultati decisivi per le vittorie con il Porto Recanati di mister Possanzini”.
In chiusura sul futuro che lo attende nella nuova veste da direttore sportivo: ” È stata un’esperienza bellissima aver condiviso gli ultimi mesi da giocatore con gli amici di sempre. Sicuramente continuerò a seguire il Real Porto, al quale auguro le migliori fortune, essendo un esempio per molte altre società. Per quanto riguarda il mio futuro, la mia intenzione è quella di proseguire nel mondo del calcio nella veste di diesse. Al momento sono in attesa di un’opportunità per poter intraprendere questa nuova strada con l’entusiasmo e l’impegno che mi hanno sempre contraddistinto”.
