Palmucci torna al gol e ci ripensa un anno dopo “Montefano in Serie D? Fu beffa atroce, eravamo lì”

ECCELLENZA – Dodici anni nella squadra del suo paese, il fantasista ha segnato dopo l’infortunio al menisco e una stagione dura. La memoria, poi, torna a 12 mesi fa con il sorpasso della Civitanovese sul più bello

Obiettivo salvezza raggiunto da tempo per il Montefano che sulle ali dell’entusiasmo vuole chiudere nel migliore dei modi questa stagione. Domenica scorsa i viola hanno superato all’inglese al Dell’Immacolata il Matelica, congedandosi nel migliore modo possibile davanti ai propri tifosi. Con il fantasista e vice-capitano Matteo Palmucci, che ha lasciato il segno nel match timbrando il suo primo goal in campionato, ha ripercorso il match vinto: ” Era una partita che volevamo vincere per riscattare lo scivolone di settimana prima con l’Atletico Mariner. Ci eravamo promessi di chiudere bene la stagione davanti ai nostri tifosi e abbiamo mantenuto la promessa. Il goal è stato liberatorio e una bella soddisfazione perché da quando sono tornato dall’infortunio ho fatto qualche assist, ma mi mancava un po’ esultare per un goal”. Una stagione non facile per l’estroso e valido diez viola, che ha saltato tutta la prima parte di stagione tornando solo a gennaio a causa della rottura del menisco.

“Mi sono subito infortunato durante la preparazione e ho fatto l’operazione ad agosto. I tempi di recupero erano di cinque mesi, ma sono riuscito ad anticipare di qualche settimana il rientro. Non è stato facile stare fuori perché si dai supporto alla squadra ma non puoi dare il tuo contributo in campo”. Una stagione di alti e bassi per la squadra del presidente Bonacci che dopo un inizio di stagione complicato con l’avvento in panchina di Peppino Amadio, ha trovato solidità e continuità a livello di prestazioni e risultati: “Se avessimo trovato prima la quadra credo che avremmo potuto fare qualcosa in più. La prima parte è stata difficile. Mister Manisera è stato anche sfortunato perché abbiamo avuto tanti infortuni. Io ero fuori e Sindic è stato fuori due mesi per uno stiramento. Se ti vengono a mancare allo stesso tempo me e Sindic per il gioco che voleva fare il mister, diventa difficile anche a livello di carattere in mezzo al campo. Nella seconda parte abbiamo trovato la quadra. Poi anche i nuovi arrivati come Ernest (ndr Alla), Ferretti e altri hanno fatto la differenza. Da gennaio ci siamo ricompattati e abbiamo raggiunto l’obiettivo salvezza. Ferretti? Daniele è una persona eccezionale dal punto di vista umano. Poi le qualità tecniche non si discutono. Parla la carriera per lui. Ha portato tanta serenità, esperienza e consapevolezza. Aiuta i ragazzi più giovani, ma anche noi over. È una figura importante”.

Montefano uguale Palmucci, che è arrivato alla dodicesima stagione consecutiva con la maglia del suo paese, diventando negli anni un leader tecnico e un punto di riferimento: ” Portare questa maglia per me è un orgoglio e soddisfazione. Bisogna fare i complimenti alla società, composta da persone serie e perbene. Di questa caratura a livello umano ce ne sono poche di società così. Serie D lo scorso anno? Ci credevamo. È stata una beffa atroce perché eravamo lì. Siamo arrivati a Civitanova che eravamo sopra. Poi queste sono finali come Montecchio-Maceratese e chi vince porta a casa il campionato. Dopo la sconfitta eravamo a pezzi e infatti ai playoff siamo usciti subito”. Ora per il Montefano, dopo le due settimane di sosta, testa all’ultimo impegno dell’anno con la trasferta di Villa San Filippo contro la Sangiustese: ” Ci sono tante squadre a 34 punti come noi (ndr Urbania e Fabriano Cerreto). L’obiettivo è di chiudere in bellezza e nella migliore posizione di classifica possibile. Andremo a Villa San Filippo a fare la nostra partita cercando di portare a casa un risultato positivo. Sarà una bella partita tra due squadre senza assilli, che si affronteranno a viso aperto”. In chiusura una chiosa sulla prossima stagione: ” Nella seconda parte di stagione abbiamo trovato la quadra e i meccanismi giusti. Il gruppo c’è e c’è una base importante per il futuro da cui ripartire perché a livello tecnico siamo una buona squadra. Poi ci sarà mille discorsi che dovrà fare la società”.

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