ECCELLENZA – Le parole dell’attaccante del Fabriano in rete a Chiesanuova: “A dicembre mi ero allenato da solo…Undicesimo anno che faccio questo lavoro”
La copertina di squadra del weekend nel campionato di Eccellenza s’è l’è presa il Fabriano Cerreto che ha espugnato il Sandro Ultimi di Chiesanuova ritrovando un successo che mancava da un mese. Tre punti pesantissimi per i cartai, che così hanno rilanciato le loro quotazioni in chiave salvezza diretta distante cinque lunghezze. Con l’attaccante del Fabriano Cerreto Federico Palmieri, che ha deciso il match con il suo terzo sigillo stagionale, abbiamo fatto un passo indietro a domenica scorsa: “Quando vinci è sempre importante, nella nostra situazione ancora di più. Abbiamo sofferto e siamo stati anche fortunati, ma come dico, la fortuna va anche cercata. Nel primo tempo ha fatto un bellissima parata Mazzoni. Poi nella ripresa il mio tiro è stato deviato. È la prima partita da quando sono arrivato che gli episodi ci girano a favore. Esultanza rabbiosa dopo il goal? So io il perché. A Maggio se la cose andranno bene mi toglierò qualche sassolino dalle scarpe, ma adesso non è il momento”.
Dopo una prima parte di stagione con la maglia del Montegranaro, a gennaio il valido attaccante classe 1995 ha deciso di sposare il progetto della società del presidente Guidarelli: “A dicembre sono stato fermo, ma mi sono allenato e per questo ringrazio anche l’Appignanese che mi ha permesso di allenarmi. Poi ringrazio il direttore sportivo e il presidente che fin dalla prima chiamata mi hanno voluto fortemente a Fabriano. Anche in estate c’era stato un contatto, ma poi per vicinanza a casa ho deciso di andare a Montegranaro. Poi sono stato consigliato a venire anche da Trillini, con cui siamo in ottimi rapporti. Sapevo che essendoci lui avrei trovato una squadra con brave persone e un ambiente sano. L’allenatore è competente e ti mette serenità. Siamo un grande gruppo anche fuori dal campo e questo fa la differenza e ci ha permesso di aiutarci nei momenti difficili”. Palmieri, che nella sua carriera può vantare un’esperienza al Carpi in Serie B, ripercorre così la sua carriera che lo ha visto anche vestire le maglie di Recanatese, Santarcangelo, Maceratese, Tortolì, Tolentino e Sangiustese tra Serie C, Serie D ed Eccellenza.
“Il rammarico nella carriera di un calciatore c’è sempre. Mi sarebbe piaciuto fare di più e avrei potuto, ma poi nel calcio contano tante dinamiche. Devo dire che comunque ho avuto tante soddisfazioni. Ero nella squadra del Carpi che ha vinto la Serie B, poi ho fatto il ritiro in Seria A. Ho raggiunto grandi traguardi e ho fatto diventare il calcio un mio lavoro, perché è l’undicesimo anno che faccio solo questo, quindi mi ritengo soddisfatto”. L’attaccante prosegue poi parlando della squadra e traccia la linea da percorrere: ” Siamo una buona squadra, ma ci perdiamo a volte. Siamo un po’ disattenti nell’arco dei novanta minuti. A Chiesanuova siamo stati sempre abbastanza sul pezzo e si è visto che comunque possiamo giocarcela. Se riusciamo a mantenere l’attenzione per tutti i novanta minuti saremo a buon punto a fine anno”. Domenica per il Fabriano il calendario propone lo scontro diretto all’Aghetoni contro i Portuali Dorica che apre un trittico di partite importanti per i cartai, con Maceratese in trasferta e poi un altro scontro diretto in casa con il Monturano Campiglione: ” Come ho detto nello spogliatoio abbiamo guadagnato un jolly perché comunque quasi nessuno si sarebbe aspettato la nostra vittoria a Chiesanuova, ma non possiamo adagiarci su questo risultato. Dobbiamo dare continuità. Ci sono due partite nella prossime tre che non si possono fallire. Quella con la Maceratese si prepara da sola, ma le altre due devi prepararle bene perché saranno più di sostanza e fame che di qualità”. In chiusura:” Non sono individualista, l’importante è che vinca la squadra”.
