Pallanuoto? No, pugilato: violenza in piscina, arriva la polizia

Caos durante e dopo Osimo Pirates-Rapallo nella piscina del Passetto. Un giocatore ospite ha colpito con un pugno un locale, la condanna dei padroni di casa che pubblicano il video

Schiaffi e acqua fresca. Si potrebbe sdrammatizzare così ciò che è successo nella piscina del Passetto durante la gara di pallanuoto tra Osimo Pirates e Rapallo, Serie B maschile. Secondo quanto ha ricostruito la società di casa che ha pubblicato sui suoi canali social il video del fatto incriminato, un giocatore ospite ha colpito con un pugno un rivale durante un’azione di gioco. Fatto violento per cui gli animi si sono scaldati, tanto che è dovuta intervenire pure la polizia.

Il personale della Questura e della squadra volante è arrivato in quanto erano state segnalate delle tensioni tra il pubblico e la squadra ospite. Il personale operante ha sedato gli animi delle persone presenti all’ interno dell’impianto sportivo che, in tono esagitato, stavano inveendo contro la squadra ospite, invitandola ad allontanarsi dal luogo, essendo la partita già conclusa. “Sono in corso di valutazione l’eventuale presenza di presupposti volti all’adozione da parte del Questore di misure di prevenzione”, fa sapere la polizia.

Nel frattempo l’Osimo Pirates ha indetto una nota sui suoi canali ufficiali. “Sul fatto che la pallanuoto sia uno sport fisico e di contatto, non ci piove. Ma questa è la seconda volta che nell’arco di un mese ci troviamo davanti a un gravissimo episodio di violenza che nulla ha a che fare con la pallanuoto e con lo sport – si è letto -. E siccome tacere significa in qualche modo tollerare e accettare un comportamento, stavolta noi non intendiamo farlo, e prendiamo pubblicamente le distanze da quello che è successo”.

“Pur non essendone direttamente responsabili vogliamo chiedere scusa a tutto il pubblico e in particolar modo ai nostri giovani atleti venuti a supportarci per aver dovuto assistere a una simile e vergognosa scena, che, lo ripetiamo ancora una volta, non è sport. Pubblico che assisteva tranquillamente alla partita e, dopo essere saltato sulla sedia sgomento per lo sdegno dopo la scarica di pugni inflitti al nostro Sam, è stato ripetutamente provocato dal giocatore espulso per brutalità (che, non pago, ha inveito anche contro un nostro dirigente e a fine match contro uno degli arbitri federali presenti). Pubblico che a tre minuti dalla fine ha dovuto lasciare l’impianto sportivo per evitare che gli animi potessero infiammarsi ulteriormente“.

La partita è finita con un pareggio a porte chiuse, e le forze dell’ordine. Fiduciosi riguardo ai provvedimenti che verranno presi dalla Federazione Italiana Nuoto, ci auguriamo che episodi come questo non si ripetano, o perlomeno, non vengano mai fatti passare in sordina, perché, oltre a mettere gravemente a repentaglio l’incolumità degli atleti, sono totalmente diseducativi per gli spettatori e i ragazzi. La pallanuoto sarà uno sport fisico, ma i pugni all’avversario vorremmo vederli solo durante gli incontro di pugilato”.

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Author: redazione

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