SEIRE D – Il direttore tecnico giallorosso conferma già l’allenatore? “Parliamo tutti i giorni del prossimo anno, non dovrebbero esserci problemi a proseguire insieme”
Stremato in volto come avesse corso una maratona, ma l’emozione che traspare dal suo sguardo è tanta. Troppa. Incontenibile. Quasi come se non riuscisse a reggerla tutta. Mentre i suoi ragazzi saltano festanti nello spogliatoio, lui è lì seduto ad osservarli vicino alla porta d’ingresso, godendoseli finalmente come li aveva sognati fin dall’inizio. Casomai ripercorrendo nella sua mente tutte le tappe di questa avventura in giallorosso. E invece ce li aveva lì davanti a festeggiare una storica serie C per la Recanatese.
“Ancora non ci credo. Gruppo straordinario e domenica incredibile. Nella storia di questo girone non credo ci siano altri precedenti in cui una squadra vinca il campionato con tre giornate d’anticipo. Con la società e il direttore Cianni abbiamo fatto un capolavoro, partendo da questa estate e curandolo in ogni minimo dettaglio. Sono emozionato, questo è il mio settimo campionato vinto tra giocatore e allenatore. Questo però ha un sapore particolare. E’ la soddisfazione più grande della carriera, un qualcosa che sento mio. Abbiamo vinto con il miglior attacco e la miglior difesa facendo un calcio spettacolare e abbiamo l’attuale capocannoniere del campionato. Ogni volta che ho vinto ho trovato sempre un gruppo di veri uomini. E questi lo sono”.
In una scala di emozioni, José Cianni quest’oggi al Ferrante di Piedimonte Matese era un fuori classifica. L’arbitro aveva ancora il fischietto in bocca quando ha fatto uno scatto dalla tribuna fino alla panchina per abbracciare proprio Pagliari. E poi le lacrime a fine gara e uno sguardo di colui che con fatica iniziava a comprendere quanto era successo. “E’ stata una delle emozioni più forti della mia vita. Della carriera sportivo sicuramente la più grande. Non so da dove iniziare con i ringraziamenti. Quando si vince significa che c’è grande unione di intenti. Una favole dove dietro c’è un lavoro impressionante. Volevamo regalare alla città di Recanati questo sogno. Quando sono arrivato qui eravamo in Eccellenza. Con grande impegno e grande forza abbiamo dimostrato di essere una grande società”.
A fine gara Cianni aveva stretta tra le mani la maglia che capitan Sbaffo gli ha regalato: “Quando ci siamo incontrati tanti anni fa siamo stati per quasi tre mesi insieme e io che provavo a convincerlo a firmare per noi. Guardavamo l’alba insieme sul lungomare a Porto Recanati, appuntamento fisso alle 6.30. Sbaffo è un poeta, ama guardare l’alba. E da lì abbiamo iniziato a costruire questo grande sogno. Ci siamo sposati a pieno e ci siamo riusciti”.
“Per la città – prosegue Cianni – è un grande orgoglio portare il nome di Recanati e della Recanatese in stadi molto altisonanti. Affronteremo dei giganti. Ormai sono tanti anni che sono qui, ho nel cuore questa maglia, questa città e questa società”. E sul futuro inizia ad esserci già qualche certezza “Si ripartirà da Pagliari? Io e il mister ci sentiamo tutto i giorni e parliamo già dell’anno prossimo. Penso che non ci dovrebbero essere problemi. E’ normale che il progetto tecnico non potrà essere come quello della D di quest’anno. Bisognerà capire se ci sarà l’unione e la voglia di intraprendere insieme una sfida complicatissima”.
