L’area proposta ha una superficie complessiva di 37 ettari, a prevalente destinazione agricola e necessita di una variante al Piano regolatore da parte dei due Comuni di Colli del Tronto e Spinetoli che hanno già manifestato la volontà ad adeguare lo strumento urbanistico
La Regione Marche accelera e annuncia ora ufficialmente il via libera alla realizzazione del nuovo ospedale lungo la vallata del Tronto, in provincia di Ascoli, a Pagliare (frazione di Spinetoli). Una questione che ha già visto finora una rovente polemica da parte dei Comuni di Ascoli e San Benedetto che non vogliono vedere depotenziati i rispettivi ospedali. Ma l’ente regionale intende procedere.
“Si sono concluse – spiega a tal proposito il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – le verifiche di idoneità geologica e ambientale del sito individuato dalla Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 5. Gli esiti delle valutazioni tecniche definiscono la proposta idonea, considerate le caratteristiche geografiche, urbanistiche, geomorfologiche, di accessibilità, la dotazione infrastrutturale e la sicurezza dal punto di vista idrogeologico. Una località strategica dal punto di vista logistico e non solo. È infatti collegata direttamente all’Ascoli-mare e in prossimità della linea ferroviaria Ascoli-San Benedetto del Tronto”. “Le ultime rilevazioni riguardanti le falde acquifere – prosegue Ceriscioli – hanno confermato il superamento delle apparenti criticità legate a inquinanti, con la revoca delle diffide nei confronti dei proprietari dei fondi interessati da parte della Provincia di Ascoli. Il nuovo ospedale garantirà ai cittadini del Piceno servizi e prestazioni migliori – conclude il presidente della Regione – e permetterà di realizzare una struttura per acuzie che dialogherà con i due nosocomi di Ascoli e San Benedetto che verranno riqualificati con adeguati investimenti”. L’area proposta ha una superficie complessiva di 37 ettari, a prevalente destinazione agricola e necessita di una variante al Piano regolatore da parte dei due Comuni di Colli del Tronto e Spinetoli che hanno già manifestato la volontà ad adeguare lo strumento urbanistico. Ma la polemica sembra destinata a non placarsi.
