La cifra mensile è raddoppiata. Le parole di Matteo Rignanese, Segretario Provinciale del NurSind
La più famosa senza dubbio è la Lotteria Italia che ha fatto sognare milioni di italiani a seguire troviamo il SuperEnalotto, il Lotto e la Milion Day ma a breve anche Torrette avrà la sua lotteria che non metterà in palio milioni di euro bensì posti auto. Ad organizzarla, passateci l’ironia, i vertici dell’azienda ospedaliera. Nelle scorse settimane infatti la stessa azienda ospedaliera ha rivisto al ribasso il numero dei posti auto riservati al personale: dai 270 si è passati a 53 con un taglio di 217 stalli.
L’accordo era stato raggiunto dalla precedente amministrazione ospedaliera in sintonia con le sigle sindacali e con la ditta che gestiva l’area sosta con un contributo mensile di 15 euro. Ed era stato ben accolto dallo stesso personale impiegato a Torrette. Ora invece oltre alla decurtazionbe di 217 stalli, la cifra mensile richiesta è passata da 15 a 30 euro. “Chi fosse interessato ad avere il posto auto – conferma Armando Gozzini direttore generale a Torrette – dovrà far pervenire una manifestazione di interesse cosa che darà poi modo di effettuare il sorteggio. L’aumento è dovuto al fatto che noi come azienda ospedaliera non potevamo più sostenere il contributo economico riconosciuto dalla vecchia gestione. I posti auto sono aumentati per l’utenza. Colgo l’occasione per ricordare che in via Metauro i parcheggi sono gratuiti e ben collegati con il ponte al resto dell’ospedale”.
Di parere opposto Matteo Rignanese, Segretario Provinciale del NurSind: “Questa nuova dirigenza, senza tener conto di quanto fatto di buono dalla precedente e senza un confronto con le organizzazioni sindacali, ha ridotto i posti auto a pagamento per i dipendenti a 53, tagliando di netto 217 posti auto, raddoppiando oltretutto il costo mensile da 15 a 30 euro.
Come organizzazione sindacale, riteniamo intollerabile tale scelta; l’azienda non può ignorare il problema che genera tale sua decisione. Detto ciò invito l’attuale dirigenza a prendere seriamente in considerazione la possibilità di tornare al passato, ristabilendo i 270 posti al costo di 15 euro mensili; ed è anche opportuno preservare i pochi parcheggi non a pagamento facendo funzionare le sbarre che dovranno aprirsi solo con il badge dei dipendenti. Si potrebbero fare dei mini abbonamenti di 10/15 tagliandi da utilizzare per i turni pomeridiani, quando è più problematico parcheggiare, anche perché di pomeriggio c’è meno utenza esterna e di conseguenza i parcheggi dati in convenzione sono per la gran parte liberi.
Credo che, sebbene non esista un diritto al parcheggio dei lavoratori, ristabilire i 270 posti sia il minimo che una direzione attenta alle problematiche dei propri dipendenti possa fare, consentendo così agli stessi di iniziare e svolgere il proprio lavoro nelle condizioni migliori”.
