A sollevare il caso alcuni autisti della Conerobus
L’Agenas Agenzia per i Servizi Sanitari del Ministero della Salute per il terzo anno ha indicato l’ospedale regionale di Torrette come il primo ospedale pubblico d’Italia in termini di servizi offerti. Un traguardo prestigioso, peccato però che nonostante la caratura di ospedale regionale l’utenza sia costretta ad attendere l’arrivo della autobus sotto il sole o la pioggia in quanto al capolinea della Conerobus c’è di tutto tranne che una tettoia e magari delle panchine per far sedere le persone in difficoltà.
L’area in questione è quella che si trova proprio nei pressi della rotatoria posta di fronte al parcheggio che di fatto immette lungo il rettilineo che costeggia l’entrata principale dell’ospedale regionale di Torrette. Rettilineo che peraltro è riconducibile a Via Conca.
Il capolinea dell’autobus a causa dei lavori per la costruzione del nuovo Salesi è stato spostato più a valle, così come si è provveduto al cambio della viabilità interna all’ospedale. Una sorta di rivoluzione peccato però che nessuno si sia preoccupato di far montare una pensilina per proteggere l’utenza sia dal sole che dalla pioggia così come non ci sono delle panchine dove poter sedere in attesa dell’arrivo del mezzo pubblico.
A sollevare il caso alcuni autisti della Conerobus stanchi di raccogliere le lamentele delle persone che utilizzano i mezzi pubblici. Un capolinea che peraltro prevede l’arrivo di due linee urbane la 30 e la 31 che ogni giorno trasportano a Torrette studenti universitari ma anche persone che si recano nei vari reparti per essere sottoposte a visite di controllo e non solo. Un’utenza dove non mancano di certo persone anziane e chi magari ha evidenti difficoltà a camminare.
Oltre al problema della tettoia con relativa pensilina c’è la questione sicurezza con l’area riservata a chi attende l’autobus che è delimitata da una serie di blocchi di cemento uno di seguito all’altro.
In poche parole da queste parti è praticamente impossibile per i vari autisti consentire la salita a bordo di una carozzina sempre che il mezzo pubblico non venga lasciato in mezzo alla strada. Gli utenti sono esasperati e da mesi chiedono che venga fatto qualcosa per evitare di ritrovarsi per il secondo anno consecutivo sotto la pioggia. Occorre una pensilina magari con le sedute annesse come quella rimasta proprio di fronte all’ingresso dell’ospedale di Torrette che nessuno ha avuto la brillante idea di spostare un centinaio di metri più avanti, proprio nel punto in cui è stato istituito il nuovo capolinea della Conerobus.