Ospedale di Camerino, Sborgia: “le dichiarazioni di Pasqui sono improvvide”

Il neo Sindaco risponde all’intervento del consigliere di minoranza

Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia

L’intervento da parte del dottor Gianluca Pasqui, attuale consigliere di minoranza del Comune di Camerino, pubblicato all’indomani dell’intervista rilasciata dal dottor Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3, con la quale vengono fornite importanti rassicurazioni sul futuro dell’Ospedale di Camerino, appare veramente sorprendente e al tempo stesso sospetto.

Non meraviglia, infatti, come Pasqui colga ogni occasione per continuare a gettare discredito sui componenti della lista “Ripartiamo”, risultata vincente alle recenti elezioni amministrative. Ciò che sorprende, invece, è il tentativo di fuggire dalle sue gravi responsabilità in ordine alle problematiche che riguardano l’Ospedale di Camerino del quale si è sempre, costantemente disinteressato nonostante alcune sceneggiate risalenti agli ultimi giorni del suo mandato, terminate con un nulla di fatto.

Il primo grande problema che la nuova amministrazione sta affrontando dal giorno del suo insediamento è la ricerca di una soluzione alla paventata possibilità che il servizio di Cardiologia possa subire, nei mesi di luglio e agosto, un’interruzione delle prestazioni in orario notturno e festivo dovuto alla carenza di personale medico cardiologico. Tale criticità era nota al dottor Pasqui sin dal 1 marzo 2019 grazie ad una lettera trasmessa dal coordinatore del Tribunale per i diritti del Malato dell’Ospedale di Matelica, con la quale si segnalava che “…la progressiva riduzione del numero dei cardiologi e la precarietà degli infermieri rischiano di rendere impossibile alla cardiologia di Camerino di  svolgere i suoi compiti; ci risulta che l’organico si è ridotto quasi del 50%, infatti in origine avevamo il primario più 7 cardiologi, in data odierna siamo passati al primario più 4 cardiologi. La situazione attuale dimostra che non sono state programmate per tempo le dovute sostituzioni…”.

Tale nota costituisce prova dell’assoluta indifferenza e del disinteresse dimostrata negli anni dalla passata amministrazione riguardo al tema sanitario, di vitale importanza per il futuro di tutta la comunità dell’entroterra maceratese. Così come la chiusura del reparto UTIC dello stesso nosocomio disposta dall’ 1 gennaio 2018 è stata attuata nella fase emergenziale del sisma e nell’assordante silenzio dell’amministrazione Pasqui.

Le tempestive quanto improvvide dichiarazioni di Pasqui su un tema così delicato, come quello che riguarda la sanità camerte, sono la chiara testimonianza della volontà di mettere le mani avanti di fronte alla manifesta, consapevole inadeguatezza e latitanza di chi tenta ora di scaricare le sue gravi e precise responsabilità sulla nuova Amministrazione comunale. Un bieco e maldestro tentativo di distorcere la realtà che non può trovare diritto di cittadinanza perché smentito dai fatti. Consiglio al rappresentante della lista “Radici al futuro” di usare, di qui in avanti, più prudenza e cautela nelle sue esternazioni anche riguardo all’onorabilità di persone che come il dottor Stefano Sfascia, hanno deciso di porsi al servizio della comunità in maniera incondizionata e disinteressata nell’esclusivo interesse e per il bene della collettività. E’ proprio grazie allo spirito di servizio di professionisti di altissimo livello che operano all’interno dell’Ospedale di Camerino, ai quali tutta la cittadinanza tributa i propri sentimenti di stima, riconoscenza e gratitudine, che sino ad ora abbiamo potuto godere di un elevato livello di assistenza da far invidia a realtà ben più importanti della nostra, non certo all’opera di chi ha svolto un’azione amministrativa che passerà al giudizio della storia come ricordo di una eredità fatta solo di proclami e sostanziale inconcludenza.

L’Ospedale di Camerino con le sue professionalità è patrimonio dell’intera comunità dell’entroterra maceratese; costituisce e continuerà a costituire il presidio sanitario di riferimento per tutte le popolazioni che vi abitano. Pertanto apprendiamo tutti con favore le dichiarazioni dei vertici della sanità maceratese e regionale ai quali chiediamo attenzione, vicinanza e sostegno. Chi scrive è abituato a dialogare con atti e documenti e mai si sottrarrà a critiche e responsabilità.

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