Quest’anno non sono previsti controlli nè sanzioni
Gli operatori commerciali dai primi di luglio si sono messi in regola, i bagnanti si stanno adeguando a ritmo serrato ma quello che mancano purtroppo sono i contenitori dei rifiuti e dei cartelli che indicano come conferire correttamente i rifiuti in modo particolare quelli realizzati in materiale compostabile. Ecco come si presenta la situazione alla spiaggia di Palombina dove dai primi di luglio è scattato il divieto circa l’utilizzo della plastica in genere, a cominciare da piatti bicchieri e posate. Una ordinanza quella firmata dal sindaco ed entrata in vigore ai primi di luglio che non è stata accompagnata da una corretta campagna pubblicitaria, così in spiaggia, oltre all’informazione, mancano cartelli e contenitori dei rifiuti. Ma andiamo con ordine, cominciando proprio dagli operatori commerciali della spiaggia, bar e ristoranti, che a Palombina di certo non mancano. A maggio, in occasione di un incontro avuto con il sindaco in un circolo di Palombina, era stato comunicato ai diretti interessati che dai primi di luglio la plastica sarebbe stata vietata in spiaggia.
Una volta esaurite le scorte gli operatori commerciali hanno cominciato ad utilizzare, da una ventina di giorni a questa parte, bicchieri, cannucce e piatti in materiale compostabile o carta. Nonostante un bicchiere in materiale compostabile possa arrivare a costare 0,10 centesimi, il listino prezzi al banco non è stato ritoccato almeno per questa stagione. Il vero problema è che questo materiale non viene poi smaltito come dovrebbe, per il semplice fatto che a Palombina mancano contenitori dei rifiuti, in modo particolare in spiaggia ma, soprattutto non è stata fatta un’idonea campagna pubblicitaria. In poche parole non c’è un cartello che indichi ad esempio che la plastica in spiaggia è vietata e che tutto quello che è compostabile deve essere smaltito nell’umido. Fatta eccezione per poche persone che smaltiscono in maniera corretta bicchieri e cannucce realizzate con questo materiale, spesso finiscono dappertutto tranne che nell’umido, vanificando gli sforzi degli operatori commerciali. In molti stabilimenti balneari i gestori hanno posizionato una serie di contenitori per i rifiuti direttamente in spiaggia realizzando anche dei cartelli per educare la clientela ad un corretto smaltimento di piatti e bicchieri.
Tuttavia, mancano i contenitori per i rifiuti e una corretta informazione. Per quest’anno non sono previsti controlli ne tantomeno sanzioni ma dalla prossima stagione ci sarà un giro di vite con la speranza che il comune oltre all’ordinanza provveda a posizionare cartelli informativi ma soprattutto contenitori dei rifiuti adatti da mettere in spiaggia.
