“Operazione Pitbull”, sgominata la banda dei finti buttafuori

Un bulgaro di 38 anni aveva allestito agenzia di security abusiva con sede a Cesena, operante in discoteche nelle Marche. Rastrellamento a Fabriano, Questura di Ancona fa bingo

Aveva messo su una vera e propria agenzia di security abusiva, a cui erano iscritti un sacco di energumeni: falsi buttafuori che operavano in discoteca. Fine dei giochi, però, per un bulgaro di 38 anni, con diversi precedenti, smascherato dalla Questura di Ancona. Bingo con l’Operazione Pitbull, il cane scelto come logo dall’agenzia. Il rastrellamento decisivo in un locale di Fabriano.

I fatti. Il personale della Questura di Ancona (Divisione Polizia Amministrativa, Squadra Mobile, Commissariato PS di Fabriano) ha proceduto ad eseguire decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona a carico di un cittadino bulgaro di 38 anni con diversi precedenti di polizia, ritenuto indiziato del reato di attività di vigilanza/security abusiva, in quanto aveva allestito, a Cesena, un’agenzia priva di qualsiasi licenza prefettizia che metteva a disposizione in varie locali e discoteche delle Marche, dell’Umbria e anche dell’Emilia, decine di “buttafuori” muniti di tesserini falsi, che operavano dunque maniera del tutto abusiva ed in spregio alla normativa di settore.

La perquisizione permetteva di rinvenire materiale illecito utilizzato per effettuare l’attività abusiva di security (un coltello tipo “machete”, palette simili a quelle in uso alle forze dell’ordine, manganelli, divise ed indumenti con il logo della Agenzia raffiguranti un pitbull, placche riportanti effigi di investigatori privato, etc). Successivamente, l’attività veniva estesa agli uffici della Agenzia, allestiti dal cittadino bulgaro in una frazione di Cesena. In tali locali la Polizia rinveniva, all’interno di una cassaforte (che è stato necessario forzare con l’ausilio dei vigli del fuoco), una pistola semiautomatica marca Beretta illegalmente detenuta e numerose munizioni, nonché 9 grammi di cocaina, un flacone di anabolizzanti, un bilancino di precisione, oltre ad altro materiale utilizzato per effettuare l’attività abusiva di security come quello sopra indicato. Per tali motivi il cittadino bulgaro veniva tratto in arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento; deferito a piede libero per la detenzione illecita di sostanze stupefacente, e deferito per possesso di anabolizzanti, nonché per ricettazione di tale sostanze.

In contemporanea il personale della Questura, coadiuvato da Polizia scientifica e da due unità dei cinofili della Questura procedeva al controllo di una discoteca di Fabriano dove da qualche tempo operavano abusivamente proprio gli addetti alla sicurezza reclutati dall’agenzia messa in piedi dal cittadino bulgaro. Nel corso del controllo venivano fermati e controllati 8 addetti al servizio di security quasi tutti indossanti magliette e giubbotti con il logo della Agenzia e, sul retro, oltre al nome e cognome dell’operatore, il presunto numero di iscrizione presso gli elenchi prefettizi. Tutti i tesserini rinvenuti, verosimilmente falsi, venivano sequestrati, insieme ad altro materiale servito per l’espletata attività abusiva come radiotrasmittenti ed auricolari. Accertamenti successivi permettevano di verificare la falsità dei tesserini posti sotto sequestro, riportanti diciture false dato che nessuno degli otto soggetti addetti alla sicurezza della discoteca, alcuni dei quali pregiudicati, risultavano essere regolarmente iscritto negli elenchi prefettizi come da normativa vigente.

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