Guardia di Finanza di Ancona attiva, le collezioni di manufatti illegali. Cinesi nel mirino, sequestrati a Vicenza svariati milioni di euro
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona nel corso di un’articolata attività di indagine, denominata Operazione “Fast & Clean”, con cui ha disarticolato una organizzazione criminale costituita da soggetti di nazionalità cinese resisi responsabili di una ingente frode fiscale per quasi 2 miliardi di euro, nonché del riciclaggio e trasferimento in Cina dell’ingente mole dei proventi illeciti attraverso il sistema della c.d. “underground bank”, una “banca occulta” al servizio dell’economia illegale, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una preziosa collezione di opere d’arte in avorio di pregevole fattura. I Finanzieri della Tenenza di Senigallia, alla ricerca dei patrimoni illecitamente accumulati dall’organizzazione criminale attraverso i proventi illeciti, oltre a sottoporre a sequestro numerosi immobili, automezzi, un capannone industriale, gioielli, denaro contante per circa 1.700.000 euro e depositi bancari per più di 5 milioni di euro, hanno scoperto, all’interno di una abitazione privata in Provincia di Vicenza di un soggetto di nazionalità cinese familiare di uno degli indagati, un vero e proprio tesoro costituito da una preziosa collezione di opere d’arte di assoluto pregio.
I beni, acquistati presso note case d’asta, del valore complessivo di circa 5 milioni di euro, sono costituiti da quadri d’autore, vasi, monete ed oggetti antichi in porcellana riconducibili alle antiche dinastie cinesi, oltre a collezioni di monete di rilevante valore. I suddetti beni, rinvenuti nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Ancona, sono stati sottoposti dai Finanzieri a sequestro preventivo, al fine di procedere alla loro confisca e assicurare all’Erario perlomeno un parziale risarcimento del danno subito dall’ingente frode perpetrata. Tra gli oggetti rinvenuti vi erano numerose opere d’arte in avorio di rilevante valore, detenute illecitamente in violazione della convenzione di Washington e per tale ragione veniva denunciato il detentore all’Autorità Giudiziaria. L’Autorità Giudiziaria vicentina, previo coordinamento con quella dorica, a conferma dell’illiceità della detenzione, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo della collezione di oggetti in avorio che è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo CITES di Vicenza.
Si tratta di 80 oggetti in avorio di elefante africano (Loxodonta africana) di presunta provenienza cinese, detenuti illegalmente. Unitamente a reperti di elevato valore artistico-culturale, sono state rinvenute due zanne grezze di elefante africano e un corno di rinoceronte nero.