Omicidio volontario aggravato e lesioni gravissime: chiuse le indagini per “l’untore”

Claudio Pinti, autotrasportatore di 35 anni di Montecarotto, è in carcere dal 12 giugno

Chiuse le indagini per il presunto untore dell’Hiv Claudio Pinti. La notifica è del 20 ottobre, appena quattro giorni dopo l’incidente probatorio relativo alle perizie mediche disposte dal gip, che hanno evidenziato che è stato il 35enne autotrasportatore di Montecarotto a trasmettere l’Hiv prima alla compagna deceduta nel 2017, e poi all’ex fidanzata, che lo aveva denunciato. In base alle indagini partite dopo la denuncia, Pinti è stato arrestato il 12 giugno.
   

Le accuse contestate sono omicidio volontario aggravato, relativo alla morte della compagna, che lui avrebbe indotto a non curarsi (parti lese sono la madre e la sorella della donna, morta per una patologia legata all’Aids) e lesioni personali gravissime nei confronti della ex fidanzata alla quale ha trasmesso il virus con rapporti sessuali non protetti, senza informarla che era sieropositivo.

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