Le parole di mamma Laura fuori dal Tribunale
Giustizia, solo una parola: “Giustizia per mio figlio”. Fuori dal Tribunale di Pesaro contornata dagli amici di Pierpaolo, mamma Laura Gentilucci con una voce ferma e un tono deciso esprime tutta la sua contrarietà alla richiesta avanzata dal collegio difensivo di stornare dal capo di accusa le aggravanti, puntando sulla infermità mentale dell’Alessandrini.
“Mio figlio era un ragazzo buono ammazzato con 23 coltellate a tradimento, voglio l’ergastolo”. Non prende in considerazione altra conclusione di questo processo che è alle sue battute iniziali e non è ancora entrato nella fase dibattimentale. Un altro concetto espresso dagli avvocati difensori dell’imputato è l’incompatibilità tra premeditazione e infermità mentale (anche se parziale) cosa che influirebbe e non poco sulla pena finale. “Mio figlio è stato ucciso per gelosia e invidia, mi aspetto che l’assassino prenda il massimo della pena” incalza mamma Laura e poi rivolta ai media presenti sottolinea: “Vi ringrazio per tenere viva la memoria di mio figlio”.
Gli amici all’uscita degli avvocati che difendono Alessandrini gli hanno mostrato le foto giganti di Pierpaolo, una sorretta anche dalla zia Annalisa, come una specie di monito a non dimenticare chi fosse Pierpaolo Panzieri ammazzato nel fiore dei suoi anni.
