Domani (lunedì) giornata chiave
di Lino Balestra
Domani (lunedì), alle 15,30 tranne rinvii dell’ultima ora, dovrebbe eseguirsi l’autopsia sul corpo di Pierluigi Panzieri, morto in casa sua per una mano omicida, che gli ha sferrato almeno 13 coltellate una settimana fa a Pesaro. Sono molte le risposte che questa autopsia dovrà fornire agli inquirenti. Innanzi tutto il numero esatto di colpi che sono stati sferrati sul corpo del giovane 27enne e quali di questi sono stati mortali. Inoltre l’anatomo patologo, ancora non si conosce al momento in cui scriviamo il nome del medico che la eseguirà, probabile che arrivi da Ancona come già avvenuto in passato, dovrà stabilire l’esatta sequenza dei fendenti, perché se quello mortale alla gola fosse stato il primo, si spiegherebbe il fatto che nessuno dei vicini in un’ora tutto sommato non tardissima stiamo parlando delle 11 di sera, non ha sentito grida di aiuto o di dolore, Pierpaolo non era in grado di farlo e quindi si è rifugiato in bagno. L’arma del delitto, cosa che consentirebbe di capire se il coltello da caccia trovato in possesso del presunto colpevole Michael Alessandrini, oltre al cellulare della vittima, al momento del suo arresto in Romania è quello usato per uccidere l’amico, cosa che aggraverebbe ancora di piu’ la sua posizione. Il reperto tossicologico seguente poi, potrà dire cosa la vittima aveva assunto nella serata, se era stato drogato o stordito dal suo carnefice prima. E’ stato ritrovato, dalla scientifica, in un pacchetto di sigarette dell’hashish, l’hanno assunta entrambi? L’ha assunta solo il suo assassino? L’autopsia è importante per capire la dinamica esatta di cosa è accaduto se è stato un delitto d’impeto come pensa la procura oppure c’è stata premeditazione e quindi l’omicidio è stato un omicidio segnato dall’efferatezza. L’autopsia stabilirà se ci sono tracce biologiche del presunto assassino sul corpo di Panzieri… sotto le unghie nei tessuti sulle sue ferite da difesa cosa che inchioderebbe ancora di piu’ Alessandrini. Ci vorrà probabilmente del tempo perché arrivi sulla scrivania del sostituto procuratore Silvia Cecchi che coordina le indagini un dettagliato rapporto ma una volta arrivato darà una piega precisa alle indagini molto vicina alla verità. Il movente resta ancora un mistero.