La mamma del 27enne ucciso con 23 coltellate nel febbraio del 2023: “Avrei voluto sentire la parola ergastolo“. La sentenza sarà impugnata da entrambe le parti
E’ stata emessa la sentenza nei confronti del 30enne Michael Alessandrini, 31 anni, reo confesso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, 27 anni, ucciso con 23 coltellate la notte del 20 febbraio 2023 nella sua abitazione in via Gavelli a Pesaro. 24 anni di reclusione oltre a 3 anni di ricovero in una Rems, struttura sanitaria per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
La nuova udienza in Corte d’Assise si è tenuta questa mattina al Tribunale di Pesaro fino alle 15 circa quando la giuria popolare è uscita dalla Camera di Consiglio. Confermata dunque la richiesta del pubblico ministero Irene Lilliu, con il riconoscimento dell’aggravante della crudeltà e il vizio parziale di mente riscontrato nell’imputato. Escluse l’aggravante della premeditazione e l’aver agito per futili motivi.
Una sentenza che però non pone la parola fine su questa vicenda: gli avvocati della difesa, Salvatore Asole e Cosimo Damiano Cirulli, hanno dichiarato che la sentenza è iniqua in quanto Alessandrini era “totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto” e quindi imputabile. Ci sarà dunque un ricorso in appello per cercare di ribaltare la sentenza che sarà impugnata anche dalle parti civili per arrivare all’ergastolo.
All’uscita dal tribunale, Laura Gentilucci, la mamma di Pierpaolo, ha detto ai cronisti: “Avrei voluto sentire la parola ergastolo“. Alessandrini ha assistito impassibile senza proferire parola, la solita scena muta fatta anche le altre volte.
