Omicidio dell’ex maresciallo Cianfrone: morto Giuseppe Spagnuno, era stato condannato all’ergastolo

Il delitto nell’Ascolano il 3 giugno 2020

E’ morto la notte scorsa Giuseppe Spagnulo, il 59enne condannato all’ergastolo insieme alla moglie Francesca Angiulli in quanto ritenuti responsabili di omicidio premeditato e porto abusivo di arma in relazione all’assassinio dell’ex carabiniere Antonio Cianfrone avvenuto il 3 giugno 2020 a Spinetoli. Spagnulo, di origini pugliesi, era da tempo alle prese con problemi di salute per i quali gli era stato consentito di uscire dal carcere per curarsi in strutture ospedaliere.

La notte scorsa, intorno all’una, è sopraggiunto il decesso confermato dal Comune di Spinetoli dove l’uomo viveva. In primo grado la Corte d’Assise di Macerata aveva condannato all’ergastolo solo Spagnulo e a 16 anni di carcere la moglie. Una sentenza che il procuratore capo di Ascoli Umberto Monti ha impugnato ritenendo che anche la donna doveva essere condannata all’ergastolo.

Nell’emettere la sentenza il 23 giugno del 2022, i giudici avevano concesso alla Angiulli l’attenuante della minima partecipazione, che ha determinato la condanna a 16 anni; una pena, secondo la magistratura ascolana, non congrua in base al ruolo avuto anche da lei nell’omicidio. In secondo grado anche la donna era stata condannata all’ergastolo. I due coniugi, secondo l’accusa arrivati in moto sul luogo del delitto, hanno sempre negato di aver ucciso l’ex vicecomandante della stazione dei carabinieri di Monsampolo mentre faceva jogging lungo la pista ciclopedonale di San Pio X a Spinetoli.

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