Fissata per domani l’autopsia sul corpo di Benkharbouch
ll gip di Ascoli Piceno ha accolto le richieste della Procura ed ha confermato la custodia cautelare in carcere per F.D.S. e D.R.R., già detenuti per l’omicidio di Amir Benkharbouch, avvenuto domenica scorsa a San Benedetto del Tronto. La stessa misura è stata applicata anche nei confronti degli altri due indagati che non erano stati arrestati in flagranza di reato.
Il procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno, Umberto Monti, che sta coordinando l’inchiesta, infatti aveva recentemente richiesto misure cautelari per i due uomini non fermati nell’immediato poiché non colti in flagranza di reato.
Si tratta di D.S. 29 anni, attualmente ricoverato al Torrette di Ancona per il reato di rissa aggravata e F.S. 30 anni di Monteprandone per il reato si rissa aggravata e di lesioni aggravate dall’uso di catena. Per H.N., invece, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora, con la prescrizione di rimanere in casa nelle ore notturne.
L’indagine, supportata dall’analisi delle telecamere di sorveglianza, prosegue per chiarire il ruolo di ciascun indagato nella rissa sfociata in tragedia. La Procura di Ascoli Piceno, inoltre, ha nominato due esperti medici legali per eseguire venerdì 21 marzo prossimo l’autopsia sul corpo di Amir Benkharbouch.
Gli incaricati sono la dottoressa Rosanna Zamparese, dell’Unità Operativa di Medicina Legale di Ascoli Piceno, e il professor Francesco Paolo Busardò, docente presso l’Università Politecnica delle Marche. Domani, venerdì 21 marzo, si svolgerà l’autopsia sul corpo della vittima. I due specialisti avranno il compito di chiarire le cause del decesso di Benkharbouch.
