Recchi al vertice, Polci e Marconi (in contrasto) restano i proprietari ma sembrano ovvie modifiche a breve
Un ribaltone preannunciato ma non scontato. Un nuovo presidente e un nuovo organigramma per l’Ancona. Il consiglio direttivo tenutosi in mattinata a Macerata ha determinato una svolta in società nel senso auspicato dal socio forte Stefano Marconi. Le dimissioni dalla massima carica di Massimiliano Polci, richieste e volute dalla componente marconiana, hanno aperto la strada alla nomina di Antonio Recchi a presidente con tutte le deleghe e il potere di firma. Suo vice resta l’avvocato Robert Egidi mentre Giuliano Santinelli, altro uomo di fiducia di Marconi, assume entrambe le cariche di segretario e tesoriere già detenute da Andrea Manciola e Gianluca Brilli pure dimissionari. Tuttavia Polci resta sia in qualità di socio di minoranza che di consigliere insieme ai suoi due fedelissimi sopra citati. Insomma, tutti insieme appassionatamente o quanto meno così sembrerebbe. Almeno per ora. Il “nuovo” management conferma la massima fiducia nell’area tecnica per intero, a cominciare dal direttore generale Francesco Ancarani e dal diesse Pietro Tamai, nonché a Massimo Gadda e ai suoi collaboratori. Anzi c’è l’intenzione di coinvolgere sempre più Vincenzo Guerini nella stanza dei bottoni e nelle decisioni strategiche del club. Queste decisioni non certo indolori sono maturate nel corso di una riunione del consiglio dai toni accesi, un confronto voluto fortemente da Stefano Marconi che alla fine ha indotto Massimiliano Polci a compiere un passo indietro cedendo la sua carica di presidente. Almeno inizialmente le sue dimissioni non sembravano scontate, anche a giudicare dalla modifica all’ordine del giorno presentato da Marconi e dai suoi. Polci aveva anzi integrato la convocazione con altri due punti nei quali, fra l’altro si definiva “contra legem” la nomina e l’operato proprio di Antonio Recchi quale amministratore delegato dell’Ancona. Invece lo stesso Recchi esce dal consiglio promosso a presidente, chiaramente in rappresentanza e quale uomo di fiducia di Stefano Marconi ora più che mai socio di riferimento del club. Si chiude così per l’Ancona una fase caratterizzata da uno scontro aperto fra le due componenti societarie, con Polci e Marconi che si sono contrapposti a colpi di comunicati e dichiarazioni non certo concilianti. Polemiche che sono sfociate in una resa dei conti inevitabile e che vedono, oltre allo stravolgimento del vecchio organigramma, la permanenza di entrambi i soci uno accanto all’altro in società e nel consiglio direttivo. Il tempo dirà quanto questo delicato equilibrio sia destinato a durare. Intanto la squadra si prepara ad affrontare l’ultimo impegno dell’anno solare al Del Conero contro l’Avezzano, match che chiude anche il girone di andata del campionato.