Pasquali si asterrà anche in Consiglio comunale
Si è discusso del nuovo ospedale da realizzare nei terreni tra via Sgattoni e viale dello Sport, nel quartiere Ragnola di Porto d’Ascoli, nella commissione congiunta Sanità e Urbanistica. La riunione era propedeutica a sviscerare gli atti che hanno portato l’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto all’individuazione dell’area a Ragnola.
La seduta è stata indetta dalla presidente della commissione Santità Aurora Bottiglieri d’intesa con la collega dell’Urbanistica Annalisa Marchegiani. Alla riunione hanno partecipato, perché invitati, i presidenti dei quartieri di San Benedetto del Tronto.
La commissione è stata aperta dalla relazione dell’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli, il quale ha sintetizzato i contenuti della delibera approvata dalla giunta (leggi qui).
Giorgio De Vecchis: “Non è stato coinvolto il territorio nello scegliere le aree, a cominciare dai sindaci del comprensorio. Evidentemente c’era la fretta del governatore Acquaroli e del sindaco Spazzafumo di un ospedale nuovo a San Benedetto, che però andrà per le lunghe. E poi perché a San Benedetto se non c’è un’area adatta? Sarà un ospedaletto, anche se nella delibera c’è scritto di primo livello. Ma a Ragnola siamo nel centro città: e nel centro città non si possono fare gli ospedali di primo livello. E c’è la fretta di dire che la Regione Marche farà l’ospedale a San Benedetto. Stiamo a parlare di uno studio di prefattibilità da 400mila euro, ma per la struttura ci sono zero euro. Nessuno ha valutato i danni che si faranno alla città e al quartiere”.
Aurora Bottiglieri: “Mi associo a molte cose dette da De Vecchis. La visione limitata comporterà che vicino all’ospedale non si potranno fare altre costruzioni per le specialistiche perché non c’è spazio. Si va a spostare il Madonna del Soccorso di qualche chilometro”.
Bruno Gabrielli: “Ci siamo basati sul piano della Regione e deciso di realizzare il nuovo ospedale a San Benedetto”.
Lorenzo Marinangeli: “Ragnola crea tante difficoltà. Non c’era un’altra zona a San Benedetto? Vista l’importanza del Madonna del Soccorso, bisogna attivarsi per avere un ospedale migliore, potenziando il Pronto soccorso e altri servizi”.
Pasqualino Piunti: “C’è stata una battaglia di cinque anni per fare implodere l’ospedale unico a Spinetoli. Ma in un anno è stato perso tanto tempo ed ora, a nove giorni dal Consiglio dobbiamo fare una scelta capitale in pochi giorni. Oggi siamo di fronte ad una sola location: abbiamo avuto modo di parlarne? Una cosa è certa: l’ospedale va fatto a San Benedetto”.
Gabrielli: “E’ stato fatto un percorso trasparente. Siamo arrivati a fare delle scelte. Abbiamo attivato un iter per arrivare ad individuare Ragnola. Abbiamo preso in esame altre aree, ma non sono risultate adatte: il percorso è stato fatto con la Regione”.
Annalisa Marchegiani: “San Benedetto non ha grandi aree, quelle a disposizione sono state valutate. Se voi avete altre aree da indicare potete dare delle indicazioni. Di fatto nell’ultima commissione si è parlato di due siti: San Giovanni e Ragnola”.
Bottiglieri: “Sarà un ospedale di primo livello su due plessi”.
Gino Micozzi: “Il percorso è perfettamente in linea con quanto già previsto. Il documento della delibera consiliare del giugno 2019 parlava di ospedale di primo livello sulla costa e uno di base nell’entroterra. Questi dati non sono cambiati: a noi spetta il primo livello per la questione dei residenti. L’ospedale di primo livello spetta al territorio tra 100mila e 300mila abitanti, con 14 reparti. Ma non saranno sette ad Ascoli e sette a San Benedetto come qualcuno ha lasciato intendere.
In Area Vasta 2 c’è l’ospedale di primo livello su tre plessi: Senigallia, Jesi e Fabriano. Se facciamo 14 diviso tre porta quattro reparti e mezzo per ogni ospedale. In realtà la somma di questi tre nosocomi fa 61 reparti. Pertanto l’ospedale di San Benedetto rimarrà con tutti i suoi 14 reparti”.
Andrea Traini: “C’è stato un errore nel percorso che ci ha portato qui. Farci vedere divisi è uno sbaglio, perché poi arriva qualcuno che ne approfitta”.
La Marchegiani ha invitato a votare. De Vecchis ha protestato: “Non voglio esprimere un parere, perché non mi ritengo sufficientemente informato”.
Umberto Pasquali (maggioranza): “La sanità è di competenza regionale, per cui non partecipo al voto. La Regione espropria il terreno e ci costruisce, non è di mia competenza”.
Alla fine solo quattro voti favorevoli arrivati maggioranza: Domenico Novelli, Giselda Mancaniello, Gino Micozzi e Sabrina Merli: tutti gli altri astenuti. Pasquali ha dichiarato che si asterrà anche in Consiglio comunale.