Nuovi striscioni nella notte ad Ascoli, Fioravanti: “Prendiamo le distanze, Ricci ha fatto sciacallaggio” – VIDEO

Fa riferimento alla vicenda che ha visto protagonista Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni”

 “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”. E’ la scritta, con vernice nera, del nuovo striscione affisso nel corso della notte ad Ascoli Piceno, in viale De Gasperi, nei pressi dei giardini pubblici.

E’ il secondo striscione che fa riferimento alla vicenda che ha visto protagonista Lorenza Roiati, titolare del panificio “L’assalto ai forni“, visitata due volte dalle forze dell’ordine e identificata per aver esposto il ‘lenzuolo antifascista’ nel suo negozio con la scritta “25 Aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo”. Ieri (sabat0 26 aprile) era comparso un altro striscione in via Luigi Marin, ad un centinaio di metri dalla sede della Questura, scritta nera in stampatello ‘L’assalto ai forni’, con l’assalto cancellato.

Sul tema interviene il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti: “L’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno prende le distanze e condanna fermamente i vergognosi striscioni apparsi questa notte in città. Ringraziamo le forze dell’ordine perché, ancora una volta, sono intervenute in modo celere, rimuovendo immediatamente questi striscioni e mettendosi a lavoro per individuare i responsabili degli striscioni. Gli eventi che in questi giorni hanno avuto una ribalta social hanno delle vittime e chi, invece, ha fatto sciacallaggio politico. Le vittime sono gli agenti di polizia, che hanno subìto una violenta aggressione social solo per aver fatto il proprio lavoro: dopo una segnalazione, come accade ogni giorno e accaduto anche lo scorso anno il 25 aprile, hanno semplicemente verificato il contenuto di uno striscione. Registrato come il contenuto fosse legittimo e non offensivo, non ne hanno ordinato la rimozione e hanno continuato a svolgere il loro lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini”.

E poi l’attacco politico. “Chi ha fatto sciacallaggio politico è, invece, Matteo Ricci: mai stato in questa città, ha dovuto mettere Ascoli Piceno su Google Maps visto che nemmeno dopo il sisma è venuto a portare la solidarietà ai terremotati, ha strumentalizzato ragazze e ragazzi liberi, che difendevano i propri ideali e i propri valori, interrompendo anche il lutto nazionale nella giornata del funerale del nostro Sommo Pontefice. Ascoli è una città che sta crescendo, sempre piena di turisti. Una città inclusiva, aperta al confronto, che fa del rispetto dell’altro un valore per la crescita costante della propria comunità. Ascoli Piceno è città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. Facciamo che il 25 aprile diventi sempre più momento di concordia nazionale nel nome della libertà e della democrazia”.

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