I resti ritrovati sarebbero compatibili con una morte avvenuta circa due anni fa
In attesa della conferma del test del Dna, sul caso di Andreea Rabciuc emergono nuovi dettagli. L’idea che i resti umani ritrovati nel casolare lungo la Montecarottese sono della giovane sembra ormai certa in quanto sono stati rinvenuti dei capi di abbigliamento che Andreea indossava il giorno della scomparsa, lo scorso 12 marzo 2022 (LEGGI QUI) e i resti sarebbero compatibili con una morte avvenuta circa due anni fa.
La giovane aveva trascorso la notte nel casale in campagna a Montecarotto, insieme a Simone Gresti, unico indagato, e altri due amici, prima di sparire nel nulla. Mesi e mesi di ricerca ma di Andreea Rabciuc più nessuna traccia fino a sabato scorso, quando il proprietario di un casolare a poco più un chilometro dal luogo della scomparsa ha segnalato di aver visto un cadavere nello scantinato dell’abitazione di sua proprietà adibita a legnaia. Il mistero si infittisce sempre di più: oltre ai resti umani sembra essere stata trovata anche una corda e una lettera scritta dalla ragazza.
I resti sono stati ritrovati al piano terra in una zona poca agibile del casolare, lo stesso già controllato dopo una segnalazione dello stesso proprietario per via di una finestra sfondata il 16 marzo 2022, quattro giorni dopo la scomparsa. A parlare del caso di Andreea Rabciuc anche Storie Italiane su Rai 1, dove è stato intervistato in esclusiva un testimone.
“A volte alla sera si fermava qualche macchina davanti a casa – racconta un testimone alla giornalista di “Storie Italiane” – ma da casa mia non riuscivo a vedere il modello della macchina. Si fermavano 10 minuti e un quarto d’ora con le luci accese e poi partivano. Non erano macchine dei proprietari”. Ma il corpo ritrovato può essere stato portato successivamente in quel casolare? Il pm Irene Bilotta, che conduce l’inchiesta, ha chiesto al medico legale Adriano Tagliabracci, incaricato dell’autopsia, di eseguire un esame specifico per capire se il corpo è stato spostato.
