Nuova udienza per l’omicidio Bruzzese, un testimone: “I sicari mi dissero: fatta bella figura a Pesaro”

Oggi a Pesaro nuova udienza

Oggi, al Tribunale di Pesaro, si è tenuta una nuova udienza del processo Versace, legato al delitto di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Biagio, freddato davanti alla sua casa, in centro a Pesaro, la notte di Natale del 2018. Il processo è ancora nella fase istruttoria. Davanti alla Corte di Assise, presieduta dal giudice Lorena Mussoni, sono stati ascoltati due testimoni, collegati da siti protetti, interrogati dal Pm. Tra i due, c’era il fratello di Marcello Bruzzese. Il primo a essere sentito è stato un pentito, collaboratore di giustizia di Brescia, Formosa, che ha ricostruito la sua conoscenza con i killer di Bruzzese, già condannati all’ergastolo Candeloro e Tripodi, che risale al 2017. Nel 2019, ha dichiarato il testimone, è stato lo stesso Candeloro ad ammettere di essere stato l’omicida del delitto di Pesaro. Il tutto per favorire la famiglia calabrese Crea. “I sicari mi dissero: abbiamo fatto bella figura a Pesaro”, ha rivelato Formosa questa mattina.

Rocco Versace è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, alla quale apparteneva Girolamo Biagio, fratello della vittima, prima di diventare collaboratore di giustizia. Versace era collegato dal carcere di Nuoro. A Pesaro erano presenti i suoi legali Pasquale Loiacono e Francesco Albanese. Dalla deposizione del pentito è emerso che lo stesso aveva partecipato anche alla pianificazione di un altro attentato, a Canale D’agordo che, come riferitogli da Candiloro, aveva come obiettivo Girolamo Biagio Bruzzese. Ma successivamente si è scoperto che non era Bruzzese il bersaglio, bensì un altro soggetto. Dopo i fatti di Pesaro, Candiloro avrebbe detto al collaboratore di giustizia di non voler poi più proseguire nell’attentato di Canale D’Agordo. Dal fratello di Bruzzese, oggi, è stata ripercorsa la serata del 25 dicembre del 2018. La difesa punta sul fatto che, nel giorno dell’omicidio, Versace era in Calabria e i suoi spostamenti in zona sarebbero stati solo per cause lavorative. Aggiornamento al 7 febbraio prossimo.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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