Conferito incarico quinquennale di direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica a Fabio D’Emidio. 187 mila gli esami eseguiti annualmente dalle radiologie dell’Ast di Ascoli Piceno
Potenziamento della dotazione tecnologica e copertura dei primariati vacanti: sono tra le priorità della direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli per garantire, sia un’erogazione dei servizi ai cittadini che sia sempre più al passo coi tempi dal punto di vista diagnostico, sia unità operative dotate di tutte le figure professionali previste. Vanno verso questa direzione l’acquisto di una nuova Tac per l’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto la cui attività clinica è iniziata da qualche giorno, e il conferimento dell’incarico quinquennale di direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, in seguito a espletamento di pubblico concorso, a Fabio D’Emidio.
Direttore dal 2020 dell’unità operativa semplice dipartimentale di radiologia interventistica e nell’ultimo anno e mezzo direttore medico facente funzione della struttura complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, da oggi (martedì 28 maggio) D’Emidio diventa primario a tutti gli effetti, in quanto vincitore del concorso pubblico che si è svolto nelle scorse settimane. “Ringrazio la direzione per la fiducia che mi è stata data con l’attribuzione di questo incarico – dice D’Emidio -. Una soddisfazione personale per essere riuscito a dimostrare, in termini qualitativi e quantitativi, l’impegno che ho messo nel lavoro in tutti questi anni e che mi ha permesso di risultare primo nella graduatoria di concorso. Porterò avanti l’incarico affidatomi con passione e senso di responsabilità con il proposito di innalzare ulteriormente il livello dell’attività, sia in termini di qualità degli esami e delle refertazioni, sia di quantità, per riuscire a soddisfare sempre più le richieste, se appropriate, dei cittadini. Le équipe delle radiologie ospedaliere di Ascoli e San Benedetto sono composte da validi e preparati professionisti, medici, tecnici e infermieri, e vorrei portarle a un modello lavorativo di maggiore interazione e condivisione con le varie unità operative specialistiche ospedaliere, ma anche alla creazione di percorsi con i medici del territorio. Il tutto nell’ottica di una radiologia dell’Azienda sanitaria pubblica che dia risposte rapide e appropriate, e con la presa in carico dei pazienti inseriti in percorsi di diagnosi e cura, con una attenzione particolare al settore dell’emergenza-urgenza e alla radiologia interventistica”.
“Come anticipato nei mesi scorsi – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini – è stato mantenuto l’impegno di avere installata e funzionante la nuova Tac all’ospedale di San Benedetto prima dell’estate”.
Acquistata con i fondi del Pnrr per un importo di circa 520 mila euro + iva, ma con costi di installazione a carico del bilancio aziendale, la nuova Tac dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto è una Siemens X. Cite, prodotta dalla Siemens Healthcare, ed è fornita di un sistema top di gamma. E’ a 128 strati, dunque altamente tecnologica, ha un diametro interno molto ampio (pari a 82 centimetri), è dotata di tubo radiogeno con emissioni di Rx specifici per ogni corporatura (il tavolo è adatto a pazienti con peso fino a 307 Kg) e di sistemi di intelligenza artificiale in grado di ridurre i tempi di esecuzione dell’esame stesso. L’apparecchio dispone di software avanzati di acquisizione e post-processing delle immagini in ambito cardiovascolare, neurologico, oncologico e addominale. Nel rispetto dei tempi previsti, l’attività clinica della nuova Tac è stata avviata con l’effettuazione dei primi esami diagnostici.
“L’apparecchiatura – dice D’Emidio – è dotata di avanzate capacità diagnostiche ed è conformata in modo tale da garantire un migliore comfort del paziente che per svolgere l’esame deve restare all’interno per un tempo abbastanza lungo. L’innovazione maggiore di cui è dotata è l’intelligenza artificiale, grazie alla quale, con il supporto di una telecamera 3D, riesce ad analizzare i parametri biometrici del paziente come il battito cardiaco e il ritmo respiratorio, rielaborarli alla luce dei dati del paziente stesso inseriti dal tecnico di radiologia quali sesso, età, altezza, e a proporre la dose minima necessaria di Rx per ottenere la migliore immagine possibile per ogni singola persona. Un altro punto di forza, quindi, diventa la bassissima dose di radiazioni. Inoltre, grazie alla tecnologia Tin Filter, la nuova Tac può essere utilizzata anche per i bambini. L’Azienda ha scelto di aggiungere all’apparecchio base acquistato con i fondi Pnrr il software per lo studio del cuore. Potrà quindi essere effettuata anche la cardio-Tc che permette un’accurata visualizzazione delle coronarie e del cuore, e l’esecuzione degli studi preliminari ad alcuni importanti interventi di cardiochirurgia, come ad esempio la Tavi. L’attività clinica su questa apparecchiatura è già iniziata con l’avvio, anche, di studi avanzati cardiaci”.
“In questo modo – prosegue la direzione dell’Ast -, i pazienti potranno svolgere gran parte delle indagini diagnostiche preparatorie nelle strutture dell’Ast, in questo caso all’ospedale di San Benedetto, grazie alla collaborazione tra l’Uoc di cardiologia e l’Uoc di radiodiagnostica, prima di accedere a un reparto di cardiochirurgia. Si tratta di un importante e qualificato aumento di offerta diagnostica per i cittadini del Piceno. La direzione aziendale ringrazia l’ingegnere clinico Marco Orlandi e l’ingegnere Giovanni Ferrari per l’impegno messo per il raggiungimento di questo risultato e di tutte le ulteriori progettualità che sono in corso di realizzazione”.
Nell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli vengono eseguiti annualmente, complessivamente, circa 187.000 esami. Di questi, 85.000 afferiscono alla radiologia tradizionale, 45.000 sono esami Tac, 15.000 sono risonanze, 9.000 sono mammografie cliniche oltre quelle che si effettuano con il programma di screening, 31.000 sono ecografie e 2.000 sono esami di radiologia interventistica. Nel primo quadrimestre del 2024, rispetto all’anno 2023, si è avuto un incremento prestazionale di oltre 3.000 esami. Da circa un mese, con l’avvenuto riassetto organizzativo del personale tecnico mediante il ripristino di una unità in guardia attiva come nel periodo pre-pandemico e di un ulteriore tecnico in servizio di pronta disponibilità, è stato possibile un incremento dell’offerta, ai fini dell’ abbattimento delle liste di attesa per le prestazioni di radiologia tradizionale, per la risonanza magnetica muscolo-scheletrica e per la senologia in entrambi gli stabilimenti ospedalieri, pari a circa 260 esami in più a settimana.