“Non ci ho dormito la notte”: così nell’attacco dell’Aurora Treia Passarini ha riportato il giorno

PROMOZIONE – Il mister scherza ripensando alle invenzioni con la Civitanovese. Un tridente rivisitato per ripartire

«Non ci dormo la notte» scherza Paolo Passarini. La sua Aurora Treia ha battuto per la seconda volta in stagione la Civitanovese. Poco importa se per i rivieraschi la partita contava “poco”: per l’Aurora era una gara vera, da vincere a tutti i costi. Per farlo, Passarini ha fatto scelte forti e per certi versi non resta difficile credere che le “strane idee” siano maturate a tarda notte, magari qualche ora prima della gara. A poco dal fischio d’inizio, infatti, Passarini va da Cervigni e gli fa: «oggi giochi davanti». Una decisione importante, vista anche l’esclusione dall’undici titolare di Ariel Di Francesco. Scelta forte e scommessa vinta.

Scommessa vinta perché l’attacco inedito – formato da Cervigni, Andreucci e Voinea – funziona alla grande. Voinea dovrebbe essere il nove, ma fa il dieci e chiama sempre fuori un difensore dalla linea. In quegli spazi gli altri due, che sarebbero gli esterni, attaccano la profondità ogni volta che un centrocampista scopre la palla. Dovrebbe essere un 4-3-3, invece è un 4-3-1-2. Funziona talmente bene che a fine gara i gol segnati sono tre, contro la miglior difesa del campionato. Chi segna? Loro tre.

Il primo gol è un pezzo di bravura. Voinea esce da un raddoppio, Gobbi è altissimo e crossa di prima. L’area della Civitanovese è già piena: Cervigni sul secondo palo, Badiali al limite dell’area, Voinea che ha palleggiato sta arrivando. Il buco è sul primo palo, dove si fionda Andreucci. Cross e colpo di testa sono da altre categorie. Il secondo è un altro ricamo, cambiano solo gli attori. Voinea scodella dalla tre quarti, Badiali si inserisce con i tempi giusti, vince un duello e appoggia a Cervigni. Controllo perfetto e destro forte sotto alla traversa. Il terzo, invece, è un contropiede: Capponi, entrato al posto di Andreucci, serve il taglio perfetto ancora di Voinea, che scarta e batte Taborda.

Sono tre gol pensati ed eseguiti tecnicamente bene, arrivati alla fine di uno strano ciclo di partite in cui l’Aurora ha giocato a singhiozzo ogni quindici giorni e ha sempre faticato nel segnare. «Ultimamente eravamo in difficoltà davanti. A livello realizzativo eravamo poco concreti: serviva una svolta» ha detto Passarini. La notte ha portato consiglio, problema risolto.

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Author: redazione

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