“Non c’è la fila per prendersi la Fermana, da tifoso mai vorrei tornare in Prima Categoria: garanzia comunale sulla rateizzazione”

ECCELLENZA – L’intervista al sindaco Paolo Calcinaro sulle vicende gialloblù e sul possibile passaggio di proprietà con i maltesi che dialogano


Paolo Calcinaro sabato scorso si è riaffacciato al Recchioni. Il primo cittadino ha assistito alla salita del Salvano in Prima Categoria grazie alla vittoria nei playoff di Seconda ma nell’olimpo calcistico del Girfalco c’è ancora chiaramente la Fermana, nonostante le tenebre delle ultime stagioni. Stimolato sulle vicende gialloblù, il sindaco non si è tirato indietro fornendo le sue chiavi di lettura in primis sul possibile passaggio di proprietà. I maltesi dialogano con Simoni, mentre Calcinaro sullo sfondo attende news come tutti i tifosi.

“La trattativa è tra privati, di come stanno andando tecnicamente le cose non so. Le parti si sentono spesso ma in questa fase non sono coinvolto – ha detto -. Ho avuto anche il modo di conoscere personalmente l’intermediario Francesco Pileri il cui curriculum sportivo (nelle motociclette, ndr) è noto. Che interessi commerciali avrebbero? Anche a me è stato parlato di hotel, e quando si gioca a carte scoperte è sempre positivo. Con chi può portare ricchezza, investire, creare posti di lavoro, questa amministrazione ha sempre dimostrato di saper dialogare”. Sì, ma che fascino può avere l’Eccellenza? “In primis – ricorda il sindaco – il gruppo si era avvicinato quando a gennaio la Fermana era in D e si pensava alla salvezza, non tanto alla retrocessione. In questi mesi, magari, gli interlocutori hanno analizzato le potenzialità del territorio e del calcio. E magari si è valutata la bontà di poter entrare in Eccellenza con una fiches più contenuta (a proposito dei casinò che il gruppo Tumas gestisce a Malta, ndr)”.

Al momento, è bene ribadirlo, il closing è ancora lontano. Nuovi incontri si terranno questo weekend- Pileri dovrebbe essere nel Fermano – e i Simoni, proprietari del club, dovrebbero comunque prepararsi un piano secondario nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. “Due retrocessioni con i Simoni? Sicuramente dal punto di vista sportivo sono stati fatti degli errori – il parere di Calcinaro -. Là fuori però non c’è la fila e per cambiare ci vogliono alternative. Dovessero continuare i Simoni, dovranno cercare appoggi sul territorio, ricordando comunque che le sponsorizzazioni nell’ultimo anno sono triplicate”.

Intanto, in attesa dell’ok del tribunale sull’abbattimento del debito, appare scongiurato il fallimento della società che quel fardello può ora gestirlo. Un sollievo anche per il tifoso Calcinaro? “A questo rispondo dicendo che la Fermana è in mano a dei privati e che spesso qualche appassionato parla senza conoscere leggi e regolamenti (riferimento a chi sosteneva “Meglio ripartire da zero”, ndr). Io, da tifoso, non vorrei mai ripartire dal basso perchè credo che andare a giocare in categorie dove i dirigenti fanno anche gli assistenti arbitrali (sotto alla Promozione, ndr) non sia la soluzione migliore. In più, se così succedesse, bisognerebbe comunque trovare altri investitori per ricominciare a marciare”

In ultimo, il sindaco ha chiarito anche quanto duri la garanzia comunale con l’Inps riguardo la parte relativa alla rateizzazione come proposto al tribunale. “Il nostro contributo destinato alla Fermana per la gestione del Recchioni sarà girato all’Ente sin quando il debito non verrà cancellato (ci vorranno dieci anni, ndr) e sino a quando la Fermana, che rimane la società calcistica a livelli più alti della città, sarà gestore dell’impianto”.

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