Mail Bombing in programma a Maserada sul Piave in provincia di Treviso
“Quello di Maserada – fa sapere l’Oipa – sarà l’unico impianto per le corse dei levrieri in Italia, con l’ambizione di attrarre appassionati dalla vicina Austria, ma anche da Slovenia, Croazia e Serbia, che non dispongono di alcun impianto per il racing. Hanno detto che si tratterà di corse amatoriali, ma dalle modalità con cui viene presentato il progetto dell’Enci, Ente nazionale cinofilia italiana, pare proprio che ci siano parecchi interessi in gioco.
L’Amministrazione Comunale di Maserada sul Piave, in provincia di Treviso, ha dato il via libera ad un progetto che riteniamo a di poco aberrante, concedendo all’Enci un’area nel grande parco pubblico di Parabae allo scopo di costruire una pista ovale per le corse di levrieri, un anello di sabbia di 167 metri di lunghezza.
I lavori di costruzione di quello che sarà solo un triste teatro di sfruttamento dei cani coinvolti, costretti a correre solo per “divertire” chi non ha altro di meglio da fare, sono già iniziati.
I levrieri dovranno gareggiare su distanze tra i 250 metri e i 900 metri, sei per volta e per un massimo dichiarato di tre volte al giorno, inseguendo un fiocco di plastica o di pelle trainato da un motore che richiama la caccia simulando la fuga di un animale selvatico. Una tipologia di corsa che, anche in vista di gare internazionali, non ci sembra affatto amatoriale, contrariamente a quanto dichiarato dall’Enci.
È noto che in diversi paesi d’Europa i levrieri impiegati in corse cosiddette “amatoriali” vengono acquistati soprattutto in Irlanda dall’industria del greyhound racing, che non ha alcun rispetto per la vita degli animali.
I cani sono allenati fino allo stremo solo per il gusto di vederli correre, senza contare l’orrore che si nasconde negli allevamenti. Accoppiamenti forzati, fattrici sfruttate come macchine da riproduzione, cuccioli selezionati e soppressi solo perché devono rispondere agli standard di razza.
La presenza di questa pista e delle iniziative internazionali ad essa collegate, rischierà per di più di incentivare attività illecite, come le scommesse clandestine, andando ad alimentare anche l’importazione di levrieri dall’industria del greyhound racing.
Diciamo NO ad un progetto eticamente inaccettabile, che comporterà solo sfruttamento, schiavitù e sofferenza per gli animali coinvolti”.
