“No al nuovo supermercato a Porto d’Ascoli”, Giorgini (M5S) all’attacco

“Il Comune avrebbe dovuto fare in modo che l’Eurospin aprisse il discount in un manufatto sfitto di via Val Tiberina dove ci sono stati altri supermarket”

“Un nuovo supermercato in via Val Tiberina farà aumentare il traffico e l’inquinamento nella zona Agraria”. Arriva il “no” dell’ex consigliere della Regione Marche Peppino Giorgini (M5S) alla costruzione dell’Eurospin nell’area tra via Val Tiberina e la Statale 16, nel quartiere Agraria di Porto d’Ascoli. L’Eurospin urbanizzerà il sito e realizzerà a sue spese una rotatoria.

“La zona – tuona Giorgini – è già carica di inquinanti atmosferici, perché è ingabbiata tra la Statale 16 e gli gli svincoli dell’A14 e dell’Ascoli  Mare. L’autostrada è attraversata ogni giorno da 150mila autoveicoli, di cui 25-30mila sono mezzi pesanti e nell’area insistono aziende che generano sostanze inquinanti. E questo riguarda tutta Porto d’Ascoli”.
L’edificio. “La costruzione di un manufatto – insiste il pentastellato –  va ad aumentare il carico urbanistico, i camion in entrata e uscita per il carico e scarico merci produrranno ulteriori emissioni nell’atmosfera e i climatizzatori disperderanno inquinamento nell’ambiente. Gli accordi con l’Eurospin sono stati presi dalla passata amministrazione. Purtroppo alle elezioni del 2021 il Pd non ha voluto fare l’intesa elettorale con i 5 Stelle: se avesse accettato la nostra proposta ora staremmo noi a governare la città e non avremmo concesso l’autorizzazione.

La rotatoria finanziata dall’Eurospin. “Può darsi che la rotonda migliorerà il traffico, ma quanti mezzi a motore andranno al discount per fare spesa? Il gioco non vale la candela, perché cresceranno il traffico e l’inquinamento”.
Conclude Giorgini: “Che necessità c’era di costruire vicino alla SS16? In via Val Tiberina c’è un manufatto sfitto dove si sono stati altri supermercati che poi hanno chiuso: quello era il posto giusto per l’Eurospin, almeno non ci sarebbero state altre cubature. A parte il fatto che a Porto d’Ascoli di centri commerciali ce ne sono in abbondanza, non c’era proprio necessità di una nuova costruzione”.

Franco Cameli
Author: Franco Cameli

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