Il sismologo ricorda come storicamente eventi più a nord di quello attuale siano stati mediamente più forti
Non ci sono state ulteriori repliche allo sciame sismico che tra mercoledì e giovedì ha messo in forte apprensione il Fermano. L’ultima scossa è stata registrata giovedì pomeriggio alle 16.26 e ha avuto una magnitudo pari a 1.6. Sull’argomento è intervenuto il professor Alessandro Amato, noto sismologo di Ingv. “Ho ricevuto diverse richieste di commentare la sequenza (o sciame, in questo caso ci sta) al largo di San Benedetto del Tronto, per ora con magnitudo massima di 3.6. La domanda più ricorrente è la solita: cosa ne pensa? (trad.: dobbiamo aspettarci eventi più forti?). La mia risposta migliore è: non lo so. E la difendo. Ma è anche giusto” spiega Amato “provare a vedere se c’è qualche elemento che possa farci capire non tanto se ci sarà un altro evento più forte domani, ma almeno perché ci sono questi terremoti e quali possono essere gli scenari più probabili. La zona è considerata a pericolosità sismica media: non alta come l’Appennino, ma neanche tanto bassa, in virtù dei numerosi terremoti conosciuti nel catalogo.
Cosa ci dice la storia precedente? Che lungo il settore costiero delle Marche ci sono sistemi di faglie attive che interessano la crosta superiore (prof.<10-15 km), caratterizzati da tettonica compressiva, e in grado di generare terremoti di magnitudo fino a ~6.
Sembra (sembra) che il settore a nord di Ancona, fino in Romagna e proseguendo poi in Pianura Padana, abbia un potenziale sismico maggiore, con terremoti mediamente più forti del settore a sud (quello dello sciame attuale). Se guardiamo i 4 casi che ho raccolto nella figura (1882, 1930, 1972, 1987 dal catalogo CPTI15), troviamo a nord l’evento di Senigallia del 1930 di M~6 (se fossi andato ancora a nord avremmo trovato quello di Rimini del 1916 di M~6.1). A sud troviamo l’evento del 1882, molto vicino alla zona di oggi, e quello del 1987, entrambi con M~5-5.2. Da notare che la sequenza del 1987, come pure quella del 1972 ad Ancona, durò molti mesi. Ma è anche vero che ci sono state sequenze/sciami di minore entità (con Mmax 4 o giù di lì) che sono durate pochi giorni. Questa dura da poco più di 24 ore, stiamo a vedere se e come prosegue nei prossimi giorni.
P.S. A qualcuno che mi ha chiesto se fosse consigliabile andare a dormire in macchina ho risposto: se la vostra casa non è a norma, andateci, ma poi rimaneteci finché non l’avete adeguata”.
