NELLA TELA DEL RAGNO – Centrocampo surclassato nelle prime gare, la sconfitta a Chiavari è stata sacrosanta
di Francesco Regnicoli
Alla terza giornata di campionato non è giusto imbastire processi sommari verso una squadra come l’Ascoli nuova per 11/11 (ieri a Chiavari per la prima volta mancando Adjapong entrato tardivamente nella ripresa il Picchio è sceso in campo con 11 giocatori non presenti lo scorso anno). Ma è l’unico ‘giustificativo’ che lo scrivente vuol concedere alla prestazione davvero disarmante dell’Ascoli visto ieri a Chiavari.
Un 2-1 meritato (anzi ‘stretto’) da parte dell’Entella, che dopo un primo tempo opaco (zero occasioni da ambo le parti) ha ingranato la quarta ed anche grazie a due ‘orrori difensivi’ del Picchio, in pochi minuti ha sferrato un ‘uno-due’ micidiale (14′ Bariti e 16′ Guiu) che hanno messo in ginocchio l’Ascoli. Quando tutto sembrava perduto, il primo gol tra i professionisti del classe 2006 Bando al 20′ permetteva al Picchio di riaprire la gara.
Ma nei 33 minuti restanti l’Ascoli non creava più nulla, salvo una clamorosa traversa colpita da Adjapong al 95’…ma sarebbe stato un punto immeritato. Alle ore 18,25 quando il buon arbitro Luongo di Napoli (che ha ben diretto) ha fischiato la fine delle ostilità, lo scrivente tornava con la mente al 1967 quando Ornella Vanoni cantava con la sua voce inconfondibile: “Tristezza, per favore, va via!” Tristezza aumentata quando alle interviste a fine gara il tecnico Carrera definiva ‘discreta’ la gara giocata dall’Ascoli. All’allenatore del Picchio andrebbe ricordato che l’Ascoli sta disputando il suo 67′ anno consecutivo in campionati professionistici, di cui 16 anni di serie A e 27 di serie B. Prendere in giro la tifoseria bianconera è stato davvero troppo, sarebbe bastato chiedere scusa per la prestazione della squadra, tra le peggiori degli ultimi decenni, e promettere maggior impegno a partire da sabato prossimo sempre in trasferta contro il Milan futuro.
Ripeto: nessun processo né al tecnico né al DS Righi, ma saltano agli occhi due aspetti indiscutibili di questa prima parte della stagione per quanto segue: il primo è che dopo 2 gare di Coppa Italia e 3 di campionato è innegabile che la squadra non possiede uno straccio di gioco (palle lunghe a scavalcare il centrocampo e…pozza i bbe’ con le giocate qualitative dei singoli in avanti) e poi che dopo la retrocessione dello scorso anno, in gran parte dovuta ad un centrocampo di scarsa qualità, quest’anno si è ricaduti nell’errore di acquistare decine di difensori ed attaccanti, lasciando il solo Varone a fare legna nella zona nevralgica del terreno gioco. In queste 5 gare ufficiali, a centrocampo sei sempre stato surclassato dagli avversari.
Come dichiarato all’intervallo dal contestato Patron Pulcinelli, unico obiettivo del Picchio sarà mantenere la categoria con vista playoff (che disputano le squadre dal 2′ al 10′ posto). Eppure la qualità di tanti calciatori per aspirare a qualche obiettivo più ambizioso ci sarebbe (penso a Livieri, Varone, Tremolada, Corazza, D’Uffizi, Marsura) ma senza un centrocampo degno della categoria questo Picchio non andrà da nessuna parte. Carrera e Righi…se ci siete…battete un colpo!