Al trend nazionale si unisce la nostra regione
Nell’ultimo periodo è in netto calo la produzione del vino, una delle eccellenze dell’economia marchigiana, un territorio che sforna eccellenze come il Rosso Piceno o il Pecorino. In Italia la produzione è scesa sotto i 44 milioni di ettolitri , in discesa del 12% rispetto ai 50 milioni dello scorso anno.
Tra le principali cause, non ci si può certo dimenticare dei cambiamenti del clima, che, grazie e a causa di eventi estremi che si sono abbattuti nelle Marche ma non solo, con un +70% le giornate di pioggia sui primi 8 mesi relativi al 2022, hanno determinato importanti differenze quantitative a livello territoriale. Nel centro Italia le riduzioni di produzione si attestano tra il 20% e 30%. Anche un altro elemento ha contribuito a questa riduzione, ovvero la Peronospora, che è indubbiamente la più importante malattia che colpisce la vite, essendo in grado di causare ingenti danni vegetativi e produttivi. Questo problema riguarda quasi 4.000 ettari totali nelle Marche, che secondo Coldiretti, sarebbero stati vittima di questo fungo molto fastidioso. Si stima una minore produzione del 50%, ma non mancano aziende che hanno raggiunto punte anche del 70%.
Questo è un duro colpo per il comparto, considerato che le produzioni marchigiane a marchio Doc, Docg e Igt hanno un valore che supera di poco i 100 milioni di euro, andando a danneggiare i produttori che, in questo periodo, iniziano a programmare le vendite del nuovo prodotto in tutto il mondo. Ultimamente è anche stato reso noto che il vino italiano, quest’anno, perderà il primato della produzione in favore del suo maggiore rivale nel settore, ovvero la Francia. Forse servirà del tempo per poter recuperare il tempo perduto, sperando che non ci siano ulteriori eventi atmosferici estremi per non danneggiare ulteriormente i vigneti.
