L’intervista a “La Lampara” di Senigallia
Il Natale si festeggia soprattutto a tavola. Magari se è quella di un ristorante. Anche quest’anno durante le feste natalizie i marchigiani hanno scelto di festeggiare il 25 dicembre fuori casa e altrettanti sono pronti a cenare in compagnia per la sera di San Silvestro. “Quest’anno a Natale abbiamo avuto molte persone rispetto all’anno scorso – racconta Laura Nava che insieme al marito Marco Rosati è titolare del ristorante “La Lampara” a Senigallia – sono stati tutti ben predisposti verso il menù natalizio. Nonostante il vino era incluso nel menù i clienti hanno preferito ordinare il vino in bottiglia. La gente ha voglia di spendere di più e di festeggiare meglio. Siamo contenti di come è andata e come sta andando anche in questi giorni. Per l’ultimo dell’anno ci ancora posti liberi per via di alcune disdette ricevute a causa del covid. Contiamo però di fare il pienone”.
Per il cenone dell’ultimo dell’anno un ricco menù di pesce con quattro antipasti, un primo e per secondo arrosto e fritto misto. “Il piatto che va per la maggiore? Di sicuro i nostri antipasti – continua – perché è un piatto abbondante, ma anche tutte le nostre paste fatte a mano, come i cappelletti, passatelli e le chitarrine mentre l’ultimo dell’anno ci saranno i cappellacci ripieni di pesce fatti a mano”. “Il vino più scelto è il Bianchello – conclude – per quanto siamo nella zona del Verdicchio la gente preferisce prendere due bottiglie di un vino con una gradazione minore”.
