Nasce il sito web “Arte UBI Banca”

L’obiettivo è la valorizazzione patrimonio artistico della banca stessa

E’ online il nuovo sito internet Arte UBI Banca, arte.ubibanca.com, dedicato all’arte, alla valorizzazione del patrimonio artistico e della collezione di UBI Banca, oltre che alla promozione delle principali iniziative in ambito culturale sostenute dalla Banca. Al sito, si affianca anche il canale Instagram @arteubibanca per potenziare le opportunità di coinvolgimento degli appassionati.

Obiettivo del nuovo sito è, da un lato, “aprire virtualmente” le porte delle sedi della Banca per far conoscere e rendere disponibili a tutti questo rilevante patrimonio artistico; dall’altro, quello di dare visibilità ai principali appuntamenti e progetti sostenuti dalla Banca in ambito culturale. UBI Banca è inoltre custode di un patrimonio artistico ingente: la collezione è composta da più di seimila opere realizzate tra il  XIV e il XXI secolo, provenienti dalle raccolte degli istituti incorporati nel Gruppo nel corso degli anni, in molti casi non fruibili, così come gli edifici nelle quali sono custodite.

Il nuovo sito è online dallo scorso 6 ottobre, giornata in cui si è svolta la manifestazione “Invito a Palazzo”, appuntamento annuale promosso da ABI, che ha consentito a più di tremila persone di visitare sette palazzi storici di UBI Banca aperti al pubblico per l’occasione su tutto il territorio nazionale, e le relative opere d’arte in essi custodite. Il 13 e il 14 ottobre, inoltre, UBI Banca ha partecipato alle Giornate d’autunno del FAI – Fondo Ambiente Italiano, aprendo Palazzo Litta Modignani a Milano a circa 2500 visitatori.

Ponendosi idealmente in continuità con queste iniziative, il sito Arte UBI Banca rende permanentemente accessibile questo patrimonio diventando motore di informazione e divulgazione.
La prima parte dei contenuti del sito è dedicata alle news: qui trovano spazio notizie e aggiornamenti su mostre, festival, premi, appuntamenti teatrali e musicali e altre manifestazioni di particolare interesse artistico sia a livello nazionale che locale.
La seconda parte è dedicata alla collezione d’arte di UBI Banca: sul sito sono disponibili le schede storiche, fotografiche e tecniche dettagliate di 300 opere tra le più rilevanti della raccolta, custodite nelle diverse sedi della Banca presenti su tutto il territorio nazionale, nella maggior parte dei casi oggi altrimenti non visibili.
La collezione della Banca comprende affreschi trecenteschi e quattrocenteschi e sculture di alta epoca, dipinti del Rinascimento bresciano e bergamasco (Moretto, Savoldo, Romanino, Previtali), del Seicento e del Settecento lombardo, romano e napoletano (Legnanino, Vanvitelli, Caracciolo, Preti, Solimena, Giordano), oltre a carte e tele delle diverse scuole e movimenti dell’Ottocento (Inganni, Fattori, Lega). La sezione più cospicua della collezione comprende opere del XX-XXI secolo che documentano l’evoluzione dell’arte italiana e internazionale, da Umberto Boccioni a Alighiero Boetti, da Anish Kapoor a Yan Pei Ming, da Rudolf Stingel a Wolfgang Tillmans e Olafur Eliasson. Fanno inoltre parte del patrimonio artistico della Banca gli edifici dove le raccolte hanno sede (realizzati tra gli altri da Giuseppe Piermarini, Marcello Piacentini, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Vittorio Gregotti), i loro apparati decorativi e gli archivi storici, tra cui l’Archivio storico del Monte di Pietà di Milano, l’archivio storico della Banca Popolare di Bergamo e di Banca Etruria.

Tra i palazzi storici di cui è possibile approfondire la conoscenza sul sito Arte UBI Banca, il Palazzo che ospita la sede di UBI Banca a Macerata, edificato nei primi anni Cinquanta su progetto di Marcello Piacentini, uno dei più noti architetti italiani del 900. La costruzione di stile razionalista fu inaugurata nel 1954 ed è tutt’ora caratterizza dall’inconfondibile colorazione della pietra rosa di Assisi.

Tra le opere più rilevanti della collezione UBI Banca presenti sul territorio  nel centro Italia, la scultura realizzata da Eliseo Mattiacci dal titolo Geografia astrale, allestita nella sede di Jesi, e il grande dipinto La figlia di Iorio (al tramonto), realizzato da Francesco Paolo Michetti alla fine dell’Ottocento conservato nella sede di Chieti.

 

 

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