Il nuovo locale (bar pizzeria) va a riempire un vuoto tra le famiglie e i giovani della cittadina duramente colpita da due terremoti epocali
Per un comune doppiamente ‘martire’ come Muccia duramente colpito dal terremoto del 1997 e letteralmente devastato dalle scosse del 2016, la riapertura di un centro d’aggregazione e’ una notizia che riempie il cuore. In controtendenza rispetto al ‘bollettino’ di una graduale ma costante desertificazione – socio economica principalmente- che ha coinvolto pure Muccia come l’intera area sismica dell’Alto Maceratese.
Due mesi fa ai Giardini Pubblici di via Pian di Giove aveva chiuso il bar ‘Da Tuz e Silvia’ ed era stato un brutto colpo per il ‘movimento’ dei giovani del posto che resistono all’emigrazione interna verso la costa, principale causa dei vuoti demografici a Muccia. Ma a ridare, in vista dell’estate, nuove aspettative ecco l’inaugurazione qualche giorno fa del nuovo locale: il bar pizzeria ‘I Giardini’ (nomen omen si puo’ dire) del patron Mirko Casoni. Il quale, a 9 anni da un’analoga impresa commerciale (stessa ragione sociale) ubicata tuttavia nel centro storico, non ha esitato ad investire con piglio giovanile sul futuro, anche evidentemente turistico, di Muccia. Come canta Antonello Venditti, certi amori fanno giri immensi, poi ritornano. Da talentuoso meccanico di moto a barman/ristoratore: colazioni, pranzo, aperitivi e cene. Questione di mano.
L’inaugurazione musicale del Bar Pizzeria ‘I Giardini’ -che si e’ presentato con una ‘veste’ fresca e nuova- e’ stato il gradito innesco per un’affollata e riuscita festa popolare con ospite di riguardo l’Autoclub di Castel Raimondo, di cui Casoni e’ socio. Spingi sul gas, Mirko!
(m.v.)