Moschin ripensa alla Fermana: “Panchina con un triennale, accordo per rimanere poi…”

SERIE C – Il portiere svincolato con la retrocessione: “Dopo il ripescaggio avevamo trovato l’intesa”

Un anno fa era arrivato alla Fermana dalla Pro Vercelli con la forza di un triennale firmato, ma dopo le prime quattro gare con Domizzi – un punto e nove gol subiti – fu panchinato da Riolfo. Simone Moschin, portiere veneto classe ’96, ha visto così i gialloblu retrocedere da bordo campo. E al 30 giugno ha visto anche il contratto annullarsi. Ora è attualmente svincolato.

“Retrocedere da secondo credo sia una delle esperienze più frustranti per un portiere, è stato davvero brutto. Non nascondo che sia stato difficile riprendermi – ha detto Moschin in una intervista rilasciata a TuttoC -. Non mi era mai accaduto, in precedenza in carriera quando era capitato di trovarsi nelle ultime posizioni si era sempre riusciti a centrare la salvezza. In più nonostante mi sia stato fatto firmare un triennale, poi mi sono ritrovato in panchina“.

Quest’estate ad un certo punto sembrava potesse tornare seriamente alla Fermana. “E’ vero, dopo il ripescaggio ci siamo incontrati e abbiamo trovato l’accordo, poi all’improvviso i dirigenti sono spariti. Ho sentito parlare di mie richieste particolari ma posso assicurare che non è stato così. Non so come spiegarmi il motivo di questo comportamento, forse non andavo bene a giocatori vecchi o nuovi o ad alcuni dirigenti”.

Ora Moschin è in attesa di una chiamata. “Mi sto allenando con una squadra di Eccellenza, non sto guardando molte partite, seguo con maggiore attenzione Fermana e Pro Vercelli mentre delle altre guardo solo i risultati. Mi sembra sia il solito campionato di sempre, dove le differenze fra le grandi e le piccole sono amplificate”.

Author: Lorenzo Attorresi