Montegiorgio, stagione di transizione e rivoluzione che si è messa sui binari giusti

ECCELLENZA – Il blitz a Castelfidardo ha permesso ai fermani di prendersi il quartultimo posto: con il Tolentino per blindare i playout in casa

Quella andata scena domenica pomeriggio al Gallileo Mancini, tra Castelfidardo e Montegiorgio, è stata una sfida tra due piazze affermate del panorama calcistico marchigiano che ha riportato il tempo indietro di qualche anno, quando entrambe militavano e si affrontavano in Serie D. Una stagione dai poli opposti quella vissuta dalle due società. Da un lato il Castelfidardo si è rivelato una delle piacevoli sorprese di questo campionato, ma che dimostra l’ottimo lavoro svolto da mister Giuliodori e dei suoi ragazzi che hanno mostrato un bel gioco e continuità di risultati che non a caso hanno portato meritatamente i biancoverdi nelle zone nobili di classifica.

Dall’altro lato il Montegiorgio, dopo l’amara retrocessione dello scorso anno dalla Serie D, ha vissuto una stagione di transizione e rivoluzione, ma non senza difficoltà, con i rossoblù che si sono trovati invischiati nei bassifondi della classifica per evitare la retrocessione diretta e giocarsi le proprie carte di permanenza in categoria attraverso i play-out. Passando al campo e al presente, ha vinto il Montegiorgio che grazie a una rete all’ultimo respiro dell’ex Rossini ha portato a casa il bottino pieno anche con un pizzico di fortuna e grazie a un super Forconesi ma nel complesso i rossoblù non hanno rubato nulla, sfoderando una prova gagliarda e accorta, essendo poi spietati a colpire nelle poche occasioni avute. Roberto Vagnoni, grande ex di turno, ha schierato i suoi con un 3-5-2 che poi nella ripresa, dopo l’ingresso di Milozzi, è diventato un 5-3-2 con Verdesi e Rosa Gastaldo ad abbassarsi nella retroguardia formata dal terzetto Greco, Rossini e Monterotti, poi rilevato proprio da Milozzi. Il centrocampo guidato dall’ottimo Zancocchia, con l’ausilio di Lombardi, ha dato il suo apporto prezioso sia in fase difensiva che in fase di costruzione. Encomiabile anche il lavoro, sulle fascie specialmente in fase di non possesso, di Verdesi e Giri che ha siglato il goal dell’uno a zero. Infine il tandem offensivo formato dall’evanescente Zira e dall’ispirato Albanesi che ancora una volta ha dimostrato che se in condizione, è in grado di fare la differenza e non a caso dai suoi piedi sono nate le due reti della sua squadra. Ora testa alla gara interna contro il Tolentino per difendere la quart’ultima posizione che permetterebbe ai rossoblù di giocare il playout in casa.

Sull’altra sponda il Castelfidardo, alla terza sconfitta del suo campionato, deve recitare il mea culpa per il ko maturato perché, seppur i fisarmonicisti abbiano controllato per larghi tratti il match, hanno mostrato poca lucidità e cattiveria sotto porta, fallendo una miriade di palle goal e all’ultimo respiro hanno subito la beffa su una situazione da palla inattiva dove è mancata attenzione. Marco Giuliodori ha proposto il suo collaudato 3-5-2 dove davanti a Sarti vede Imbriola (ndr diffidato e ammonito salterà la partita di Colli) al centro della difesa con Morganti braccetto di destra e Rotondo di sinistra a completare il reparto. Il centrocampo vede Cannoni, uno dei migliori dei suoi, a dettare i tempi e le geometrie in fase di costruzione, supportato dalla corsa e fisicità di Guella, sempre minaccioso con i suoi inserimenti in area di rigore. Sugli esterni ottima la prova di Fabbri che come al solito si è dimostrato una spina nel fianco in proiezione offensiva, risultando sempre pericoloso, mentre in ombra rispetto alle ultime uscite il classe 2004 Fossi. Davanti il tandem offensivo leggero, privo di una vera e propria punta di ruolo, composto da Braconi, di gran lunga il più pericoloso dei suoi e autore del momentaneo pareggio, affiancato prima da Sidorenco non nella sua versione migliore ma sempre sempre bravo nelle gestione e nel tenere palla e poi a metà ripresa dall’ottimo Nanapere che con il suo ingresso ha portato una nuova scossa. Ora testa alla trasferta di Colli per conquistare la certezza matematica di disputare gli spareggi post-season.

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