“Montegiorgio irriconoscibile, l’assenza di Albanesi non è più un alibi”

ECCELLENZA – Il tecnico rossoblu Vagnoni si aspettava ben altra prestazione con il Montefano dopo il blitz a Jesi, invece è arrivato un ko

Un Montegiorgio irriconoscibile, secondo il suo allenatore Vagnoni, che non si spiega perché la sua squadra abbia buttato un tempo nella sconfitta con il Montefano. Nico Mariani, allenatore di Montefano, fa i complimenti ai suoi ragazzi, capaci di vincere su un campo difficile come quello di Montegiorgio.

“Non riesco a comprendere come mai la partita sia andata in questo modo –dice Vagnoni – Dopo una vittoria, come quella di Jesi, mi sarei aspettato un’altra grande prestazione, invece nel primo tempo ho fatto fatica a riconoscere la mia squadra. Analizzare cosa non sia andato è difficile: in questo campo, se vai sotto, rischi di giocare poco e male, considerando che le squadre avversarie poi si chiudono e non ti lasciano molto spazio di manovra. In più, in questo momento, noi non abbiamo tutta questa qualità per fare male a squadre che si compattano dietro, contro difese chiuse c’è bisogno di tanta qualità. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con tutto un altro spirito, però la grinta non ci è bastata perché, ripeto, senza qualità non vai da nessuna parte. A questa squadra Albanesi manca tantissimo, però questo non può rappresentare un alibi, anche perché ormai siamo abituati a giocare senza di lui”.

“Vittoria importantissima contro una squadra molto forte e su campo difficile – ha invece detto il mister del Montefano Mariani -. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, che dovevamo chiudere almeno sul 2 a 0 per la grande mole di gioco che abbiamo creato. Nel secondo poi abbiamo gestito la gara, rischiando nulla o quasi nulla, riuscendo a portare a casa una vittoria di platino, una vittoria che vale 6 punti in questo momento della stagione. In un campo come questo nessuno è mai riuscito ad imporsi con facilità, mentre noi oggi abbiamo fatto un’ottima partita e per questo devo fare i complimenti ai ragazzi”.

Author: Ludovico Gentili