ECCELLENZA – Dopo l’andata gli elpidiensi temono i difensori bomber viola, l’esperto centrale è rientrato e promette di dare il proprio contributo
Rialzare immediatamente la testa. E’ questa la priorità in casa Montefano. La formazione viola, ancora con un mal da trasferta da curare, è rientrata dalla trasferta di Jesi con un passivo sulle spalle più pesante del previsto ma il ko non ha compromesso affatto la classifica, se non solo da un punto di vista visivo. Scivolare di alcune posizioni è sinonimo di quanto equilibrio possa esserci ai piani alti della classifica e quanto traffico per aggiudicarsi un posticino nei playoff. E questa corsa il Montefano la vuole riprendere tra le mura amiche dove finora ha collezionato gran parte del proprio bottino.
A far visita agli uomini di Mariani ci sarà il fanalino di coda Porto Sant’Elpidio che nel recupero infrasettimanale ha perso 4-1 contro il Fabriano Cerreto. Una sfida particolare soprattutto per Paolino Mercurio, con un recente passato proprio in riva all’Adriatico e un addio non proprio al miele. “Sono un ex, vero, ma alla fine è una partita che metterà in palio tre punti come tutte le altre e sarà fondamentale per proseguire il nostro percorso e riprendere da dove avevamo lasciato. Lo stop di domenica ci può stare, ma sarà altrettanto importate tornare subito a vincere”. Il Montefano lo sa fare bene in casa. Tanto è vero che delle otto partite vinte, sette sono arrivate al Dell’Immacolata. L’unico successo esterno i viola lo hanno conquistato proprio un girone fa, al Ferranti contro il Porto Sant’Elpidio.
“E’ davvero strana come cosa. Fatico a dare una spiegazione. Proprio per questo domenica non possiamo sbagliare, è pur vero che se vogliamo ambire a qualcosa di più importante fare punti solo in casa non è sufficiente”. In quella gara d’andata il Montefano andò a segno con tre difensori: Moschetta, Monaco e De Luca. Quando si dice il miglior attacco è la difesa. Chissà che Paolino Mercurio non voglia togliersi una bella soddisfazione segnando alla sua ex squadra. “Segnare è sempre piacevole. Per ora mi accontento di essere tornato domenica scorsa e aver giocato nei minuti finali dopo due mesi lontano dai campi. Per me già questo è stato importante. Spero che anche domenica possa riuscire a dare in qualche modo il mio contributo alla squadra”.