ECCELLENZA – Il tecnico viola profondamente colpito dopo l’alluvione: “Ci sono vittime e persone che hanno perso tutto, il calcio viene in secondo piano”
E’ un Nico Mariani profondamente provato quello che ha parlato prima della partita Montefano-Castelfidardo che si disputerà domani alle 15.30 al Dell’Immacolata. Tempo permettendo. Già. Un’alluvione ha messo in ginocchio le Marche nelle ultime ore, soprattutto il pesarese e l’anconetano, senza dar tregua nemmeno nella giornata di oggi. Il tecnico, nativo di Senigallia, vive a Serra de’ Conti. Praticamente due dei comuni più colpiti dall’alluvione e dai fiumi di fango che hanno invaso le strade cittadine e non solo. “Io vivo per il calcio, ma oggi non è la priorità. La Federazione non doveva farci giocare per quanto è accaduto e nel rispetto delle vittime. Non si può morire così. Ho parenti e amici che hanno perso tutto, c’è chi non ha neanche più vestiti. E il mio pensiero è solo per loro. E poi domani c’è una partita”.
Un match al quale il Montefano ci arriva dopo il ko incassato all’esordio contro il Chiesanuova. “Ho detto ai ragazzi che l’obiettivo è rialzarsi subito anche perché avevamo perso a causa di un episodio. Una sconfitta del genere ti rende ancora più forte e questo lo voglio vedere in campo”.
Di fronte ci sarà un Castelfidardo che anch’esso va a caccia di un immediato riscatto dopo la sconfitta di Colli. “Lì a mio avviso hanno perso immeritatamente. E’ una squadra di blasone, retrocessa dalla D, ma che vorrà comunque dire la sua. Sarà un osso duro da battere”. Mister Mariani per forza di cose dovrà cambiare qualcosa nel suo scacchiere. Sulla corsia di destra in difesa torna Morazzini dalla squalifica con Monaco che dovrebbe tornare al centro, mentre potrebbe non farcela Latini che dovrebbe rimanere ai box. Un qualcosa che non varierà il tridente offensivo visto già all’esordio col Chiesanuova.
